La paura è una sensazione angosciante, a volte paralizzante. Se ascolti la sua voce ti dirà: “Non farlo, lascia stare!”, rendendoti così codardo davanti alle decisioni e all’azione.
Per evitare di vivere con ansia le proprie paure, ritengo sia fondamentale “Uccidere il mostro finché è piccolo”, vale a dire, aspettare il meno possibile prima di agire, eliminando sul nascere la paura e allenarsi alle decisioni!
Maggiore è il tempo della nostra reazione ad una azione e maggiore sarà il carico emotivo che metteremo nel comportamento, aumentando tensioni e ansie. Per esempio, se devi parlare con qualcuno per dirgli che non sei d’accordo su una questione, alza il telefono e affrontalo subito! Quindi, se hai una questione in sospeso con qualcuno che stai rimandando da troppo tempo, è il momento giusto per chiamare e superare lo stallo! AGISCI, ne vale la tua autostima e dignità!
Inoltre, per evitare di avere più paura di quanto sia necessario, non vantarti di cose che non puoi fare, di obiettivi che non puoi raggiungere.
Il primo passo è quello di rimanere calmo e non farti prendere dal panico.
Quindi, prima di tutto rilassati, respira 2 minuti con il diaframma e trova lucidità in te stesso, visualizza la situazione focalizzandoti sulla soluzione.
Probabilmente la paura arriva in una situazione nuova dove non si conoscono i risultati oppure, in una circostanza di mancanza di azione precedente, che hai procrastinato.
Ad esempio, quando dobbiamo chiedere un aumento al nostro capo, mentalmente iniziamo a trovare mille scuse per non agire e non comprendiamo che anche un NO, può essere iniziale e non definitivo.
Se mai facciamo richieste, mai avremo la possibilità di sollecitare la risposta a nostro favore.
Ovviamente un pizzico di persuasione e la capacità di negoziazione in questi casi aiuta tantissimo!
Quando il dubbio e l’incertezza prende il sopravvento, occorre convincersi che: “Ho tutto ciò che mi serve per agire e agirò!”.
Quando troviamo il coraggio di parlare davanti alle persone, sarebbe interessante analizzare le proprie emozioni e utilizzare della PNL per spiegare la motivazione che ci ha spinto ad agire e il beneficio che otteniamo dopo la prestazione, in termini di sicurezza in noi stessi.
E’ pertanto, tutta una questione di allenamento come la felicità del resto.
Per arrivare a superare la paura, occorre basarci sulla comprensione delle motivazioni che ci portano quei cattivi sentimenti e il desiderio di tornare indietro nell’agire.
La paura però, non fa altro che rispondere al nostro bisogno di sicurezza e protezione, che ci evita di agire d’impulso.
E’ normale quindi avere paura nel fare qualcosa di nuovo per evitare l’ipotesi del fallimento, ma non dovremmo temere tutto ciò perché questo fa parte della vita, e alla fine mi piace dire, le persone che mi conoscono lo sanno: “non esistono insuccessi ma solo esperienze”.
Il senso di protezione di noi stessi è naturale, ma estremizzare può portarci alla vigliaccheria e alla codardaggine. Vediamo ora come superare la paura.
Quest’ultima ci impedisce il progresso, la sua intenzione è quella di proteggerci, ma tale protezione equivale ad avere una madre iperprotettiva che alla lunga ci provoca del male.
Una mamma così continua a vivere la propria vita attraverso quella del suo bambino, non permette al bambino di fare le sue scoperte e di accumulare la sua esperienza.
Un esempio dell’iperprotezione l’ho constatato qualche tempo fa al reparto di allergologia dell’ospedale di Saronno, dove molti bambini erano presenti con le loro mamme e il medico.
Quest’ultimo spiegava loro che, vivendo in un ambiente dove tutto è pulito e non si è mai cercato di entrare in contatto con lo sporco, il nostro corpo non ha imparato a creare gli anticorpi per combattere i batteri e così ora la maggior parte dei bambini contrae asma e allergie.
Esempio estremo ma straordinariamente concreto!
La paura fa esattamente la stessa cosa, sviluppa l’iperprotezione di noi stessi. Molti difetti umani che le persone non ammettono per la paura di essere giudicati, sono gli stessi difetti che rendono le persone egoiste, chiuse, fredde…
A volte le persone hanno bisogno di tempo per superare la paura e questo può richiedere mesi o anche anni, perché sì ha il bisogno di assorbire per bene la situazione, ma non prendere questo pretesto come una “scusa per raccontartela”.
Ora potresti dirmi: “Ma caro Pierluigi D’Alessio io ho i miei tempi per agire, non siamo mica tutti uguali no?”.
Non lasciare che per causa della paura ci siano altre persone o situazioni a decidere per te, riprendi in mano la tua vita e mettiti al timone della tua nave, abbandona le tue credenze limitanti!
A tal proposito vorrei condividere con voi l’aforisma di Johann Wolfgang von Goethe “Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio andò ad aprire …e non trovò nessuno.” Condividi?
E tu di cosa hai paura? Dimmelo nei commenti all’articolo.
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Tutto giusto e sacrosanto. Io metterei anche in risalto che non ci si deve vergognare di essere paurosi proprio per quanto da te riportato, e cioè che le paure ci hanno protetto da situazioni ritenute ancora più gravi della paura stessa e hanno avuto il dono di salvarci la vita.
Da qui a capire che le paure sono spesso immaginarie tant’è che non hanno mai creato le situazioni temute il passo è breve.
Ciò dimostra che il proprio modo di pensare è sbagliato e pertanto occorre cambiarlo. Ora i casi sono due: o si ha paura del proprio futuro, di ciò che potrebbe succedere, e in questo caso occorre immaginarsi un futuro roseo, ossia avere un atteggiamento ottimistico e di gratitudine verso la vita; o si ha paura a causa degli eventi passati e quindi è il passato che si deve reinterpretare in chiave positiva, anche perché il paziente mette in atto delle difese che potrebbero essere un vero e proprio dono.
Ma la cosa essenziale è capire che nelle circostanze in cui sono nate le paure ci salvarono la vita.
In ogni caso il paziente deve capire che si deve abituare alle paure perché soltanto abituandosi a esse, ossia sperimentandole, smetterà (ossia si abituerà) a non aver più paura.
Cordiali saluti.
Ciao Pasquale,
Condivido in pieno il tuo contributo, dico sempre che la Crescita Personale è solo una questione di allenamento con impegno, costanza e motivazione!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Io ho paura di cantare davanti ad altre persone.
Ciao Eber,
La paura di affrontare un pubblico è la sensazione negativa più comune che le persone hanno!
Inizia a cantare per piccoli gruppi, poi focalizzati sul risultato che vuoi ottenere e sulla tua emozione mentre canti. Combatti la timidezza e allenati, allenati, allenati!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Grazie Pierluigi
ricambio con gioia l’abbraccio.
Pasquale
La mia paura è quella di essere bocciato agli esami di idoneità alla terza superiore che affronterò il prossimo anno a settembre. Più in generale, la mia paura è quella di fallire, e, in riferimento alla situazione che ho descritto, di rimanere incastrato a vita nella mia posizione attuale, senza chances di progredire e migliorare me stesso (anche se non ho neppure idea di cosa voglio fare in futuro. Mi piacerebbe essere un interprete o un traduttore, altro non so)
Ho due anni di programmi da studiare in circa dieci mesi, non so se ce la farò, ho una paura folle di non farcela e di arrivare non del tutto preparato al momento della verità.
Vi ringrazio per aver raccolto il mio sfogo.
Caro Antonio,
Ma tutti abbiamo paura di fallire in qualcosa è straordinariamente naturale ed umano. Invece di focalizzarti sulla paura, inizia a visualizzare il tuo successo e le tue buone prestazioni.
Diventa più ottimista sulle tue possibilità, ti sentirai meglio vedrai! Hai già definito un obiettivo su ciò che vuoi diventare, anche se forse sei consapevole che devi fare dei passi importanti per arrivare ad essere un interprete ma puoi farcela! Hai individuato una tua strada che ha un cuore e che ti appassiona, metti davanti a te un’immagine di come vorrai essere tra 5 anni, ed ogni volta che avrai paura di non farcela guardala e pensa quanto sarebbe bello poter essere ciò che vuoi! Trova un mentore e circondati di persone incoraggianti!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Io ho paura di essere bocciata a scuola e non arrivare mai all’università..e anche dei ragni
Cara Chiara,
Tutti noi abbiamo avuto paura di essere bocciati a scuola ed il sottoscritto lo è stato: ero in terzo Ragioneria quando vidi accanto al mio nome le 2 parole scritte in rosso NON PROMOSSO! E poi? Si fa autocritica, si comprendono gli errori e ci si rimbocca le maniche e si continua fino alla fine! Poi mi sono laureato e vivo felice la mia vita professionale!
Sui ragni prova a studiarli di più, pensa che in Italia non sono velenosi, non sono enormi e in fondo sono degli esserini che vivono in continua protezione dall’esterno facendo delle ragnatele che noi umani gli distruggiamo in 3 secondi! Come i topi, i serpenti, anche i ragni non sono aggressivi ma cercano sempre di proteggersi da noi andando in direzione opposta alla nostra!
Spero di averti dato delle riflessioni utili!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Sono Assolutamente d’accordo…
..la colpa è nostra, perché è molto più facile rimanere fermi davanti alle nostre paure piuttosto che guardarci dentro ed ammettere con sincerità i nostri difetti…
tuttavia chi avrà il coraggio di scendere nelle profondità del suo cuore e guardare in faccia ciò che più lo fa soffrire… avrà una grande ricompensa… scoprirà se stesso, ovvero un tesoro di valore inestimabile, la felicità da sempre cercata, l’eldorado confinato nel limite illimitato del suo Essere!
Ciao Aldo Chiappetta,
Sempre di più la vita ci pone davanti a delle scelte che comportano entrare a mani nude dentro di noi! Più che copla direi che è nostra responsabilità, siamo noi che guidiamo la nostra “nave” e nessun altro! Dobbiamo allenarci alla felicità sempre di più!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Io ho paura di guidare la macchina e telefonare. In entrambi i casi precipito nel panico, mi tremano le mani e arrivo a dare di stomaco.
Ho trovato questa pagina cercando informazioni su google, perché è da ieri che devo fare una telefonata per una possibile opportunità lavorativa e non riesco a sbloccarmi, con ovvie conseguenze sull’autostima (aggravate dal mio fidanzato che davanti al mio terrore si è infuriato e mi ha dato dell’handicappata).
Cara Nadia,
Tutti noi abbiamo qualche paura ma generalmente poi troviamo il coraggio per affrontare le situazioni e quando non lo troviamo, purtroppo, sono gli eventi esterni (cose o persone) che decidono per noi!
Tirare fuori le tue 2 paure: guidare l’auto e telefonare, già dovrebbe darti lo spunto per trovare la soluzione e sfidare te stessa. Sarà un percorso lungo e pieno di ricadute ma se veramente vuoi essere libera devi raggiungere i tuoi obiettivi! Nadia, ne vale la tua autostima.
Rispondi se vuoi a queste domande: Quali conseguenze catastrofiche potrebbero succedere dal telefonare a qualcuno? Se la macchina ti spaventa, forse ti impauriscono di più le altre auto oppure hai delle credenze limitanti su di te e pensi di non essere brava a guidare? Se così prendi delle lezioni con un istruttore o una persona paziente che ti ispira pazienza e fiducia. Facci sapere.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Io avevo il “terrore” di stare dietro al banco del
bar. Temevo di non capire bene le richieste delle persone e di non riuscire a siddisfarle (noi Italiani siamo notoriamente molto esigenti nei confronti dei baristi). La ricetta e’ stata : inchiodarmi al banco, con tutte le mie paure, e
pian piano ho scoperto che i clienti non sono nemici pronti a giudicarti , e anche quando lo sono , adesso non mi interessa piu’.
Era la mia fobia : sono riuscita a vincerla !!
Cara Simona come ti capisco! Quando a 18 anni ho deciso di studiare e lavorare, ed ho iniziato a lavorare come cameriere, avevo anche io un grande disagio di timidezza nel prendere le ordinazioni ma poi come hai sperimentato te stessa soltanto con l’allenamento e il “fare”, le problematiche si superano!
Brava continua ad agire in questo modo avrai sempre più dei tuoi successi e rafforzerai la tua autostima come un culturista fa con i pesi sul bilanciere!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
AIUTATEMI: sto cambiando lavoro. Voglio propormi sul mercato con un prodotto, a basso costo, per tutti i commercianti. Sono straconvinto che tutto funzionerà e mi permetterà di fare una vita felice e redditizia.
Ma ho un solo problema: NON RIESCO AD ANDARE DAL PRIMO CLIENTE. Ogni volta mi blocco. Ho troppa paura (non del rifiuto, ma non so di che cosa …).
Vi prego, datemi un buon consiglio: come la supero???
Daniele
Caro Daniele,
Ci sarà qualcosa che ti spaventa, secondo me lo hai capito ma fai finta di non vedere il problema! Tira fuori quello che hai dentro in modo da cercare di capire meglio… Trova il coraggio di agire anche perché se non lo fai non cambierai mai la tua condizione e continuerai a perdere tempo e denaro. Di che prodotto si tratta?
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Ciao… fammi sapere com’è andata.. ho una situazione del genere… Non uguale. Io non riesco più a spedire i miei prodotti creati da me.. è messo al mondo nel mio style. Il mondo richiede e io sono bloccato
di preciso non so di cosa ho paura.Ho fallito ad un esame universitario e questo ha compromesso tutta la mia vita nelle sue diverse attività ed affetti. ho dovuto rifarlo perchè altrimenti non mi laureo ed è andato bene eppure sono sospesa…non provo una gioia immensa nell’averlo affrontato. inoltre.. non ho minimamente idea di cosa farò una volta laureata?!? non riesco a vedere un ruolo, mestiere o donna che voglio essere!
Cara Martina,
Intanto cancella dal tuo vocabolario la parola “fallimento” e sostituiscila con “esperienza”. Poi rifletti al fatto che rifacendo l’esame hai avuto un grande coraggio a proseguire nel tuo intento. Se non hai chiarezza d’animo per quanto riguarda il tuo futuro professionale, prova a scrivere: quali sono le tue abilità? Le tue caratteristiche positive? Le tue passioni?
Una volta che hai trovato le tue risposte, potrai stabilire la tua missione di vita. Soltanto così potrai comprendere cosa fare da grande e trovare un motivo quotidiano per raggiungere i tuoi obiettivi.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Salve ho 21 anni da 4 anni di attacchi d’ansia che poi mi portantano in un periodo in cui ho mille problemi sul mio futuro, suoi miei affetti , paura di restare solo, paura d’impazzire, questo si manifestava circa una volta l’anno . quest’ anno invece si e manifestata ed hora combatto ormai da due mesi con ansia forte che mi porta a trenare e poi vomitare e piangere e bruttissimi pensieri come posso fare ? ne usciro ?
Caro Davide,
Se hai una patologia dovresti parlarne con uno psicoterapeuta che potrà fornirti una diagnosi precisa. Quali sono i tuoi pensieri? Sei giovane e se lo vuoi puoi iniziare da oggi a ridisegnare la tua vita, costruirti una nuova infanzia se pensi di non averne avuta una soddisfacente. Sono certo che ne uscirai ma devi impegnarti a cambiare i tuoi pensieri e vedrai che miglioreranno anche gli attacchi di panico ed ansia.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Ho paura di non riuscire a trovare la chiave per la felicità col mio fidanzato…non riuscendo a fare le scelte ideali a realizzare la mia storia personale…
Ciao Cecilia,
Ma la felicità è un atteggiamento, uno stile di vita. Non puoi trovare la felicità nel tuo partner, ma sarai te che con la tua felicità da apportare al rapporto renderai la tua relazione forte e salda come una roccia!
Avere paura è naturale, ma serve il coraggio e l’azione. Soltanto così possiamo dare un senso a ciò che facciamo e andare incontro ai nostri sogni che alcuni chiamano progetti! Agisci Cecilia, sbaglia soltanto chi fa e pensa che nella vita non esistono insuccessi ma soltanto esperienze. Sbagliate o giuste che siano, sono le nostre e ci serviranno a per le basi della nostra esistenza!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
io ho paura di iniziare a scrivere il romanzo che ho in mente .
Caro Gianu,
Ma se hai in mente il tuo romanzo è perché sei focalizzato, semmai avrai paura di qualcos’altro? Potresti avere paura dell’effetto dello scrivere, potresti avere paura del successo, della promozione al pubblico, dell’incertezza del risultato, della considerazione delle persone. Pensaci bene Gianu, tira fuori i tuoi dubbi. Puoi anche scrivere e tenere il tuo romanzo nel cassetto.
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Salve io sono ansioso, ho curato gli attacchi di panico l’anno scorso, ora sto meglio ma il mio essere ansioso di base è rimasto. Ho paura di andare in aereo, ho paura che il mio cuore possa abbandonarmi improvvisamente mentre faccio sport, ho paura di abitare da solo…come posso fare per superare queste paure? Queste paure mi fanno sentire diverso, mi sento una nullità e mi sento inadeguato verso tante cose, queste paure mi bloccano. Ho paura in tutte quelle situazioni dove non posso esercitare il mio diretto controllo
Caro Davide,
All’origine delle tue paure c’è qualcos’altro? Hai paura di andare in aereo perché? Paura di morire? Hai paura di abitare da solo, perché? Paura di rimanere in solitudine?
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Grazie Pierluigi…
so che l’equilibrio e la serenità devono basarsi su quello che è dentro di me e dipendono da me….altrimenti cercando al di fuori saranno sempre mutevoli così come lo sono le condizioni esterne e le altre persone….
solo che a volte di fronte al suo atteggiamento non riesco a gestire il nostro dialogo e a mantenere la leggerezza e la serenità che vorrei.
Io sono perfettamente cosciente che non è compito mio far capire delle cose ma non so come fare a non farmi sopraffare e rimanere presente, non mettermi sulla difensiva e fare le scelte giuste.
Così ho paura che sia perché mi ostino a far funzionare qualcosa che non può, temendo di non essere capace di lasciare che il presente esista come è.
Non so se mi sono spiegata….
Cara Cecilia,
Cosa intendi per ostinazione nel far funzionare qualcosa che non può? Vuoi dire il rapporto col tuo fidanzato?
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Sì, se c’è una cosa che ho capito nella mia piccola esperienza è che forzare le cose crea solo confusione e sofferenza. A volte mi sembra di fare la scelta giusta tentando di agire per l’unione e non per la separazione, altre volte mi rendo conto che sarebbe piacevole poter non “gestire” le situazioni e scoprire che vanno bene da sé….
Quando dubito di questo ho paura del rimpianto….di cose lasciate andare e non vissute… pur credendo che non serve a nulla e che se ho perso quel treno per prendere questo era perché dovevo perdere quel treno e prendere questo….sono convinta che le cose che passano nella vita hanno tutte un significato importante e devono essere come sono perché ho fede nel fatto che di quelle abbiamo bisogno per capire qualcosa di fondamentale e arrivare ad essere liberi e appagati! Solo che non è sempre così semplice non temere di aver fatto dei passi “troppo falsi”, che potrebbero causare sofferenza o portare a non realizzare la propria esistenza!
FATTA !!! Ci sono riuscito …. grazie Pierluigi !!! Ti avevo mandato un messaggio il 15 febbraio riguardo alle mie paure … al fatto di procastinare ….Ebbene, ho seguito alla lettera le tue parole e ci sono riuscito. Mi sono “buttato” … buttando via le paure e il timore di sbagliare …
Il mio nuovo lavoro funziona, e ….. SONO STRAFELICE.
Grazie ancora.
Daniele
Caro Daniele,
Complimenti! Se credi in qualcosa, prodotto o servizio che proponi non puoi sbagliare! Pensa che il colonnello Sanders girò centinaia e centinaia di ristoranti prima di vendere il suo primo contratto. Da li a poco divenne milionario!
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Ciao io vivo nella costante paura di morire. L’ansia e’ la mia ombra mi accompagna per tutto il giorno. Ho due bellissime bambine ma ho paura di non essere una buona madre perche’ sono sempre negativa ho paura di sentirmi male vivo piena di sensi di colpa perché l’ansia mi fa girare la testa e limita quello che vorrei essere veramente.una mamma felice con le proprie figlie e affrontare la vita con serenità.
Ciao Marzia,
Avere paura di morire può essere un segnale di depressione. Sei spesso di umore cattivo? Se si rivolgiti al tuo medico per un consiglio.
In ogni caso se continui ad alimentare la tua mente e il tuo mondo di pensieri negativi non farai senza dubbio del bene a te stessa e soprattutto alle tue bambine. Sperimenta delle cose che ti fanno stare bene: passeggiare nella natura, fare dello sport, amicizie, familiari. lavoro, etc. e inizia a focalizzarti su questi aspetti positivi. Avvicinati alla crescita personale e leggi dei testi o manuali di autostima, non immagini quanto ti possano aiutare a fare i primi passi verso il cambiamento.
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Io vivo una costante fobia sociale, fastidio nel lavoro in fabbrica con i colleghi , difficolta a mangiare con altre persone , difficolta di stare in spazi ampi , difficolta di stare tra la gente…. Vivo in continua tensione. Cerco di fare tutto ma come posso migliorare ?
Ciao Matteo,
Ma se hai un disagio con il passare delle ore “dentro il disagio” le cose migliorano?
Fammi sapere,
Pierluigi D’Alessio
No non tanto , rimane comunque un senso di disagio, meno accentuato con minor problemi e sintomi Fisici, comunque molto fastidioso. Molto limitante perchè ho tutti pensieri positivi ma poi ho timore di affrontare alcune situazioni che vorrei tanto affrontare( cinema con mia figlia, mangiare una pizza fuori etc etc). Penso troppo alle conseguenze e poi mi sale l’ansia.
Ciao Matteo,
Ok ma pensa a quello che hai scritto: “Penso troppo alle conseguenze e poi mi sale l’ansia”. Perché ti concentri sulle conseguenze negative? Focalizza la tua mente sulla gioia che tu e tua figlia potreste vivere andando al cinema assieme.
Lavora sulla tua autostima e sulle credenze. Allenati ad uscire dalla tua zona di comfort, la zona in cui sei tranquillo che deduco sia casa tua a questo punto. La nostra mente va allenata come un qualsiasi muscolo del nostro corpo.
Ti faccio un esempio. Hai presente i personaggi che sono sempre in tv? Credi che siano nati con la faccia di bronzo e non conoscano la timidezza? Errato. Loro sono spigliati perché sono allenati!
Scarica gratuitamente il report sulla felicità o il file, ti aiuterà.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
io ho molte paure che mi rendono chiuso e diverso da come ero te le elenco:
ho paura di quello che la gente pensa di me e di come sono diventato vuoto e pauroso verso loro,ho paura dei miei ex amici,ho paura di far paura ai miei famigliari,sento il disprezzo del resto della famiglia come zii zie cugini ecc.. ho paura dei temporali,terremoti,ho paura delle persone cattive,ho paura di essere preso in giro e se dovrei prendere in giro io qualcuno poi mi fa troppa pena quella persona e mi dispiace ho paura del pensiero delle donne verso di me ho paura della falsità ormai la vedo ovunque, so anche cosa vuoldire essere felici ridere a crepapelle e piangere mentre ridi e incosciaciamente sentire che la vita e troppo bella ma nn lo pensi perche lo stai facendo,cmq sono 7 anni che sto cosi male,ne ho 27 e piu passa il tempo e piu ho paure nuove che prima non immaginavo vengono fuori e non so come continuare accumolo solo paure e mi batte tutti i giorni il cuore forte e l’ansia
Carissimo Michele,
Ma le tue paure sono fonte anche di depressione, ansia, isterie? Ne hai parlato con qualcuno? Il tuo medico e i tuoi familiari?
C’è un evento particolare che ricordi che ti ha trasmesso queste paure? Che tipo di rapporto hai con i tuoi genitori?
A volte la paura è necessaria per essere consapevoli dei pericoli ma non deve bloccarci, devo poi sostituirsi al coraggio. Ognuno di noi ha paura di qualcosa e non c’è nulla di male. Diverso è avere paura di tantissime cose che non ti permettono di essere felice e fare la vita che vuoi.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
ho provato di tutto ma niente vb grazie cmq per la risposta ciao
Ciao Michele,
Confrontati con il tuo medico di famiglia, a volte non basta provare di tutto ma è necessario incontrare la persona che forse ti fornisce quella “chiave” di cui tu necessiti!
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Salve Pierluigi,
come si combatte la paura che ti viene quando ti presenti davanti al potenziale cliente per vendere i tuoi prodotti di cui sei consapevole che sono ottimi , ma temi che ti dica di no? Perchè se sono nel mio negozio e la gente entra da me non ho paura di proporre mentre se sono io a andare dalla gente mi si chiude la bocca dello stomaco?
Grazie..
Ciao Annamaria,
Tu hai delle forti credenze limitanti sui venditori diretti porta a porta e simili e per questo sei convinta che proporti alle persone tu arrechi fastidio mentre se le persone sono già interessate al tuo prodotto/servizio e vengono da te allora sei più a tuo agio.
Leggi l’articolo sulla credenze e lavora su quelle.
A presto,
Pierluigi D’Alessio
salve Pierluigi
io ho paura di rovinare la storia con il mio fidanzato, ho paura dei suoi amici che sembrano non accettarmi.
ho paura di non riuscire a dimostrare quello che sono davvero, ma di essere vista solo come lo stereotipo di me stessa. non so come fare per farmi conoscere per quello che sono davvero o , meglio, per quello ceh sento di poter essere.
mi viene voglia di fuggire e rinunciare a tutto.
grazie
Cara Sara,
Ma il tuo coraggio dove è? Quante volte hai affrontato mille ostacoli: a scuola o a lavoro, con i tuoi genitori, con altre persone in generale. Fuggire e rinunciare a tutto non ti aiuterà a crescere e a rafforzare la tua autostima, che devi allenare costantemente. Nel manuale Ottieni la tua Autostima puoi trovare molti modi ed esercizi per avere fidcia in te stessa e affrontare le sfide della vita a testa alta. Ricordiamoci ciò che insegna Goethe: “Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio andò ad aprire e non c’era più nessuno!”
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Salve dottore,
la mia paura? Forse non è una ma mille ma quella che mi martella la testa è quella di morire, tutto questo è iniziato un anno fa circa. Questa sensazione si è presentata all’improvviso a lavoro, con il passare dei mesi ho cominciato ad avere dei problemi fisici dovuti a queste sensazioni che mi hanno portato a fare esami di qualsiasi tipo ma risultati tutti negativi, e parlando con un amica è uscito fuori che soffro di attacchi di panico, una cosa mi chiedo perché ho questi attacchi visto che non mi manca niente?(almeno credo)
Ciao Ciro,
Ma sei andato dal tuo medico di famiglia? Io non sono un medico e ti consiglio di parlarne con uno specialista anche se generalmente gli attacchi di panico possono derivare da qualche “sfida” che in qualche modo non accetti, qualche forzatura che ti fai, qualche situazione ansiogena che ti reca preoccupazione.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Io ho paura della gravidanza e del parto…Ne sono completamente terrorizzata. Al punto da rinunciare a tutto..E’ vero, non ho mai pensato seriamente all’idea di avere un figlio, solo quando con mio marito abbiamo deciso e provato ad averne uno la paura si è scatenata in tutta la sua forza. Ho avuto un aborto spontaneo a settembre e da allora ho voluto sospendere la ricerca di un bimbo e mi sono rivolta ad una psicoterapeuta. Ho sofferto in passato di attacchi d’ansia e in generale sono una persona ansiosa..Non so cosa pretendo..forse l’impossibile..Sconfiggere l’ansia ed essere una persona serena…Ma per quanto riguarda la gravidanza ed il parto purtroppo non posso espormi gradualmente. O si è incinte o non si è. Quindi vedo soltanto il salto nel buio e nell’ignoto..che sommato al fatto certo che il parto non è una passeggiata ed implica dolore e ricovero in ospedale per qualche giorno, mi paralizzo.
Dovrei affrontare di petto la mia paura e buttarmi? E’ così difficile!
Dall’altra parte ho mio marito che continua a fare pressioni psicologiche perchè lui un figlio lo vuole. E mi ripete che se penso di sconfiggere l’ansia, sono un’illusa. Fa parte di me e me la porterò sempre con me. E’ davvero così? Sono così confusa e scoraggiata…
Scusi lo sfogo a cuore aperto.
Buona giornata.
Ciao Sara,
Intanto prendi atto che tutti hanno avuto paura di qualcosa. E vogliamo parlare della paura del parto? Prova a chiedere a tutte le donne e lo stato d’animo che provavano prima del parto e vedrai che tutte ti diranno che avevano paura ma in quel momento non avevano scelta! Visto che secondo te la causa della tua paura è l’ansia devi lavorare su questo! Al nostro Corso di Autostima ad esempio facciamo un bell’esercizio sui diritti dell’assertività e esce fuori che le persone ansiose spesso hanno un desiderio irrefrenabile di essere perfette o apparire tale.
Ti ci ritrovi in questo? Cosa c’è dentro la tua ansia? Cosa sono quegli aspetti tali per cui “senti la pressione”? Vuoi dimostrare qualcosa a qualcuno? In passato agivi in questo modo? Guardati dentro e facci sapere ok?
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Buonasera Sig. Pierluigi,
Grazie per aver ascoltato il mio sfogo.
Ho parlato con alcune mie amiche del parto e di ciò che si prova..e tutte avevano paura. Ha ragione. Però mi raccontavano anche della gioia immensa nello stringere il loro frugoletto che cancella tutti i momenti brutti. E mentre loro riuscivano a non pensarci prima del momento vero e proprio, io ne sono terrorizzata già ora. Prima di tutto. E questo mi blocca. Ho provato in passato delle crisi d’ansia (mancanza di respiro, palpitazioni..etc..solo che allora non sapevo cosa fossero.)ed ho paura che possa risuccedere, magari durante il travaglio..o che per colpa mia non riesco a fare bene quello che dovrei fare in quel momento..
Non so, forse perchè loro lo desiderano con così tanta forza un figlio, da superare qualsiasi ostacolo. Io invece, non essendone totalmente convinta, mi areno. Credo, non lo so! O forse sono io a cedere alla paura per non combattere contro me stessa…Non lo so. So solo che combattere l’ansia richiede un grande sforzo mentale e autocontrollo per non cedere. Ecco come mi sento ora: in perenne combattimento.
Per quanto riguarda la mia ansia, credo derivi da più fattori: Primo: l’avere il controllo delle situazioni. Tant’è che viaggiare in aereo mi spaventa e lo mal sopporto. Anche lì, se sono costretta a prenderlo, mi prende un’ansia incredibile prima del volo (tanto da perdere l’appetito..) e poi una volta che sono su, mi tranquillizzo.
Secondo: si, vorrei essere una persona con un carattere diverso. Vorrei essere una persona forte, consapevole delle sue decisioni e capace di fare le scelte giuste.
Non vorrei essere così sensibile.
In conclusione, si mi ritrovo parzialmente, nel senso che pretendo forse molto da me stessa.
Da un lato non voglio cedere alla paura ed all’ansia per mio orgoglio personale, dall’altra la paura e l’ansia a volte raggiungono dei livelli in cui mi sento sopraffatta.
Grazie per il suo aiuto.
Buona serata.
Sara
Buongiorno sig. Pierluigi. La mia paura peggiore è quella del vomito. Molte volte tendo a non fare determinate cose per paura di stare male, tipo la gita scolastica, viaggiare in autobus ecc. Cerco sempre di calmarmi eppure ho sempre questa paura. Come posso affrontalra??
Cara Tania,
Cosa c’è dietro a questa paura? Cosa pensi nelle conseguenze del vomito? Hai avuto dei ricordi legati a questo nel passato?
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Sinceramente non ho idea di cosa possa esserci dietro, eppure una volta vomitato mi accorgo che si tratta di una cosa “normale” e non c’è da averne paura… Però continuo ad avere questo timore…
Ciao Tania,
Ma dentro la paura cosa c’è di inesplorato o ignoto? Quando si ha paura ci si crea una rappresentazione della realtà ipotetica di una situazione che non si è vissuta realmente.
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Ciao a tutti…
Io ho paura di viaggiare (staccarmi dalla mia città, treno auto ecc ) Adorerei viaggiare.. il mio carattere è aperto e solare.. sono conosciutissimo nella mia città. Sto creando un brand fortissimo di prodotti fatto da me… iniziato a vendere nella mia zona poi messo sui social network in più ebay ecc.. spedisco in tutta Italia.. ma ora, dopo un attacco di panico in una spedizione.. Non riesco più.. Non so se ho paura di spedire o più paura che la cosa si più grande di me.. mi ritengo una persona sveglia e preparata. Ma bloccata a livello emozionale. Aiutami ti prego che sto vivendo a metà. Una Ferrari parcheggiata. NON DICO COSA FACCIO PERCHÉ SONO QUI PER CHIEDERE AIUTO. Grazie
Ciao Graziano,
Ascoltati un attimo, cosa hai dietro la tua paura di viaggiare? Qual è lo scenario che ti si prospetta davanti alla paura? Dove vedi l’ostacolo effettivo? Se hai avuto un attacco di panico è naturale avere il terrore che possa ripetersi ma per assurdo devi convincerti che anche se tornasse non sarebbe un problema, accettalo come una parte di te, prova ad accoglierlo con la consapevolezza che poi passerà… Cerca di andare in profondità focalizzandoti sul coraggio e non sulla paura! So che in poche parole non può essere una coaching profonda ma credo che tu possa aver ricevuto degli input comunque di valore per la tua crescita personale.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Buonasera, la rispondo all’articolo in quanto è da qualche mese che mi son resa conto di avere una debolezza psicologica che mi causa un malessere fisico eccessivo,ossia lo svenimento, in situazioni per niente convenienti per il mio futuro lavoro. Sono una studentessa di fisioterapia e da sei mesi circa che ho cominciato il tirocinio, ogni qualvolta sono a contatto con una persona sofferente mi si scatena una serie di “eventi” psicologici e fisici che mi portano a svenire. é come se la loro sofferenza, nel momento in cui provo a trattarli in prima persona, mi si trasferisse e quindi la mia sensibilità aumenta fin quando non riesco a gestire le mie “sensazioni” e quindi svengo. Mi è capitato un paio di volte, dopodichè è nata in me una paura tale da evitarmi di riprovare, ma questo è il lavoro che voglio fare e che ho lottato per poter fare, e dopo tanti anni non voglio che finisca così. Voglio assolutamente vincere questa paura, voglio poter fare il mio lavoro sapendo di esserne totalmente in grado, sapendo gestire le mie emozioni anche dinnanzi a situazioni delicate. Mi sa dare qualche consiglio per poter affrontare questa mia debolezza nel momento in cui si presenta, e mi sa consigliare delle tecniche tali da permettermi di gestire il mio corpo in presenza di input che mi portano invece a perderne il controllo?
Spero di non essermi prolungata molto e di essere stata abbastanza chiara.
Buona Domenica.
Ciao Ale,
Sposta il focus mentale verso altri scenari. Devi operare delle visualizzazioni positive e vedere il bello anziche il negativo in modo da non farti troppo coinvolgere emotivamente al fine di assorbire tutto come una spugna!
Facci sapere,
Un abbraccio
Pierluigi D’Alessio
Ci proverò e vi aggiornerò. Grazie mille per il consiglio.
Ciao io ho paura di parlare con la gente anche quella che conosco mii viene di scappare come devo superare
Ciao Massimo,
Senza dubbio bisognerebbe andare in profondità. Cosa ti fa paura del parlare con gli altri? Il loro giudizio? La tua paura di “sbagliare”? O cosa esattamente?
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Io vivo sempre nella paura, perché penso che in qualunque momento possa capitarmi qualcosa di spiacevole. Ciò mi ha portato a desiderare una vita più o meno come quella di Don Abbondio dei promessi sposi.
Il nocciolo della questione è che c’è chi mi vede bonaccione; chi, addirittura, ingenuo; chi, ancora, uno che “dorme in piedi”. Ma non sono a mio avviso semplici paranoie, in quanto queste cose mi sono state esplicitamente dette in faccia. Poi io stesso riconosco che il mio volto, il mio modo di comunicare e la mia postura non sono adeguati a competere con la giungla dell’umanità. Fatto sta che tendo a essere preso di mira da persone difficili, e il mio coraggio si è prosciugato a causa degli attacchi da parte di tali individui, i quali difficilmente mollano la presa quando il bersaglio è facile. Soprattutto, ho una fifa pazzesca delle persone violente e/o che mirano con insistenza a estorcere soldi e/o quant’altro; strizza che si è, a mio avviso, cronicizzata a causa del fatto che ho un lavoro (e quindi un reddito): ciò mi rende un bersaglio, oltre che facile, appetibile! Paradossalmente, ho la sensazione che quando non lavoravo mi sentivo molto meno braccato, ed effettivamente avevo molto più coraggio! Però io, che purtroppo sto male dal punto di vista psichiatrico, se non lavorassi verrei bollato per “scansafatiche parassita fuori di testa”! E purtroppo la società non vede bene le persone in questo modo.
Mi scusi per lo sfogo.
Cordiali saluti
Ciao Davide,
Comprendo la tua paura e ben vengo lo sfogo! Spesso fa parte del miglioramento personale! Hai citato alcuni aspetti che ti porterebbero ad un migliormento: postura, coraggio, sguardo, etc. Perché non applichi una modifica in tal senso? Cosa ti impedisce di iniziare ad essere la miglior versione di te stesso? Soltanto se riparti da te puoi andare a modificare il comportamento degli altri non credi? Spesso durante i Corsi di Autostima che facciamo passiamo ore ed ore ad allenarci per migliorarci! Una palestra mentale che se intrapresa poi non la si smette più!
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio
Grazie per la risposta.
Faccio qui di seguito una panoramica di ciò che mi impedisce di percorrere la strada verso il miglioramento.
Durante gli anni scolastici sono stato sempre vittima di bullismo, ma non sempre passivamente: da bambino mi capitava di esplodere in veri e propri scatti d’ira violenti. La causa che comportò l’inizio di una vita in inferno, è il fatto che sono balbuziente; inoltre, mio padre mi ripeteva cose del tipo “se non impari a parlare bene, nella vita sarai sempre considerato lo scemo del villaggio – e trattato come tale – “, le persone mi ritenevano sostanzialmente “un bambino problematico poiché nervoso e non in grado di socializzare, pertanto bisognoso di cure”, e dunque provavo anche mortificazione (oltre che rabbia). Come se non bastasse, due volte fui costretto a cambiare città – per motivi di lavoro di mio padre – : ciò mi fece inculcare la convinzione di essere “solo e braccato”, confermata dal fatto che – a detta di altri – avrei un tono vocale sottomesso e senza l’influenza di nessun accento.
Durante l’adolescenza, ho maturato l’idea che – se subisco passivamente – succede che si crea solitamente un clima di omertà e/o che vengo deriso; se invece cerco di difendermi, sicuramente la colpa viene imputata a me in quanto passo per quello non in grado di stare allo scherzo.
Fondamentalmente, ho capito che non ho altre scelte: o svolgo il ruolo del robot privo di personalità, oppure passo per colpevole. Ma – se non si hanno avvocati difensori disinteressati, e soprattutto si è deboli e acciaccati (come scrivevo nel primo commento, non godo di ottima salute mentale) – non è certo una passeggiata accettare la seconda strada! Cerco di spiegarmi meglio: se non mi ribello, è molto più raro che io venga etichettato “paranoico” – e conseguentemente mi risulta meno difficile passare inosservato (stile don Abbondio dei Promessi Sposi) -. Poi devo ammettere che non sono prestante fisicamente, poiché sono sempre stato più portato a condurre una vita sedentaria: tant’è che nello studio me la cavavo abbastanza bene – anche se poi la mia ansia cronica mi ha costretto ad abbandonare l’università -, mentre nello sport ero una schiappa.
C’è anche da dire che, nel corso dell’adolescenza, la mia debolezza si è cronicizzata: sembra assurdo dirlo pure dal punto di vista medico, ma la verità è che – durante un periodo trascorso a fumare cannabis – sono entrato in una sensazione di essere sempre sotto l’effetto di tale sostanza; tale stato me lo porto da molti anni, anche se è dal 2012 che non assumo quella sostanza! Ciò contribuisce a rendermi sia più vulnerabile ad eventuali attacchi sia meno abile nel difendermi.
Per non parlare poi dei tanti rifiuti (abbinati alle prese in giro) che ho collezionato da parte delle ragazze!
Infine, per quanto riguarda i lineamenti del volto, mi domando: “pur lavorando con impegno per migliorare l’autostima, come farei a farli diventare più agguerriti (senza ricorrere a un intervento chirurgico)?”
P.S. Penso di poter continuare a sfogarmi all’infinito! Ringraziandola per l’attenzione, le mando i miei saluti.
Ciao Davide,
Mi spiace molto per la tua sofferenza ma io ti posso garantire che in ogni momento della nostra vita e con tutto il nostro triste passato vissuto possiamo CAMBIARE! E possiamo miglioare da subito soltanto se facciamo pace col passato ed iniziamo a rimboccarci le maniche! Ti auguro che tu possa valutare un percorso di crescita personale che ti potrebbe magare dare la spinta per poter essere giustamente felice!
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio