Ormai lo utilizziamo quasi tutti, sembra quasi che sia indispensabile, puoi stare un giorno senza auto ma non potresti mai rinunciare per un giorno a WathsApp!
Ti sembra strano? Purtroppo non lo è!!!

Come puoi superare la dipendenza da WathsApp?

Ecco 5 modi che puoi utilizzare da subito se ti sei reso conto che questa applicazione sta gestendo la tua vita e non sei più tu che gestisci la tecnologia:

1) Disattivare le notifiche.

Almeno il suono, perché è una fonte permanente di distrazione e, come già detto in altri articoli, una fonte di stress esterno. Soprattutto se si è in un gruppo di WhatsApp (più di 5 persone, per esempio) e sono tutti attivi nell’invio di messaggi. Ad esempio per organizzare un’escursione di fine settimana o la cena del sabato sera.

Se sei riuscito a disattivare la suoneria puoi sentire meno ansia, anzi chiamiamola tensione che il termine ansia è bloccante, mentre la tensione è un termine più gestibile ad un cambiamento. Si può anche spegnere l’illuminazione e la vibrazione se sei abituato a tenere il tuo cellulare in questa modalità, così eviterai di guardarlo ogni 2 minuti. Ti sembra un esagerazione? Allora conta quante volte guardi in un’ora lo schermo del cellulare per vedere se ci sono delle notifiche.

2) Allonta il cellulare dalla tua vista.

Tienilo nello zaino o nella borsa. E se hai molta disciplina e coraggio, lascialo nell’altra stanza rispetto a dove sei, completamente fuori dalla tua portata così da renderti ridicolo per alzarti per andare a guardarlo. Noterai che quando lavori e hai il cellulare sotto gli occhi, è molto facile distrarsi, guardare se hanno letto il tuo messaggio, se hai nuove notifiche, se qualcuno ha notato il tuo “stato”, e così via! Questo comportamento è di dipendenza.

3) Disattiva tutte le notifiche.

Se hai impostato tutte le notifiche attive per ogni cambiamento dei tuoi amici su WhatsApp, allora senza accorgertene stai vedendo tutto ciò che accade. Se queste vengono viste come una scorciatoia da una parte, per visionare gli aggiornamenti, dall’altra si può essere tentati di entrare nella applicazione. Tuttavia, ti servirà a poco vedere se qualcuno ha cambiato foto, guardare “lo stato”, quando è stata l’ultima connessione, visionare se ha letto il messaggio.

Questo è un comportamento compulsivo, con un grado medio-alto dipendenza. Cioè, la persona che si apre l’applicazione, molto spesso in modo automatico senza alcun motivo né nuovi messaggi da leggere.

Le fasi per arrivare a qualsiasi dipendenza sono 3: Uso, Abuso, Dipendenza.

Uso è caratterizzato dall’utilizzo iniziale per la prima volta di qualsiasi tipo di sostanza/abitudine che inizialmente non è detto che sia sempre tossica come gli stupefacenti (pensa alla dipendenza da gioco), poi se si supera questa prima fase, si arriva all’abuso con l’eccedenza smisurata nella quantità e frequenza dell’utilizzo o frequenza del tipo di sostanza/abitudine. Ultima fase poi è quella nel quale ormai siamo dipendenti da quella sostanza/abitudine e non riusciamo a rinunciarvi.

4) Abbandona il cellulare.

Un ulteriore passo avanti sarebbe quello di abbandonare o spegnere il cellulare più spesso, soprattutto sul lavoro, in palestra ed in situazioni sociali.. Il cellulare moderno è diventato ormai un vero e proprio oggetto contenitore: canzoni, social, informazione, giochi, etc. Qaundo vado in palestra noto tantissime persone che non riescono a farne a meno neanche durante l’ora di allenamento. Sono li con il loro ogetto in mano ed ogni 30 secondi se lo guardano, poi scrivono, poi telefonano, insomma sono dipendenti a tutti gli effetti! Prova a lasciarlo nell’armadietto da lunedì prossimo ok?

5) Rimuovi l’applicazione.

Se tutto questo non bastasse, la misura più estrema che puoi prendere è quello di rimuovere l’applicazione. Infatti, se si dispone di una dipendenza da tabacco o alcool, ad un certo punto, non resta che smettere di fumare o bere, giusto? Pertanto con WhatsApp, vale lo stesso principio.

Ma, considerando che l’applicazione può anche essere utile e si può fare un buon uso, la proposta che si puà fare è quella di rimuovere l’applicazione per un periodo di almeno 21 giorni, ncessari ampiamente per capire i punti di forza e di debolezza degli abusi comunicativi.

In altre parole; un buon bicchiere di vino durante il pasto può dare degli effetti cardiovascolari sani. Invece, il vino, assunto in grandi quantità e frequenza, può portare ad una dipendenza che crea danni irreversibili per la salute. Lo stesso vale per WhatsApp.

Non è facile cambiare le abitudini e ancor meno essere consapevoli del fatto che, alcuni comportamenti partono da noi stessi e solo noi possiamo comprendere il pericolo. In questo post, abbiamo parlato di WhatsApp, ma lo stesso potrebbe essere esteso all’utlizzo compulsivo di Facebook o qualsiasi altra applicazione installata sul tuo telefonino.

Ti consideri dipendente da WhatsApp? Hai intenzione di fare qualcosa? Raccontaci la tua esperienza attraverso i commenti.