Molte persone come Paolo (alla fine ti dirò chi è) si lamentano per la mancanza di tempo e non sanno come incastrare i vari impegni, continuano a rincorrere la vita invece di organizzarla.
Poi guardando la divisione del tempo durante la settimana comprendono, per chi ovviamente non ha problemi di insonnia, che l’attività che assorbe maggior tempo è proprio il dormire!
Il sonno non è uno stato unico in cui rimaniamo come dormiamo, ma ha almeno 3 fasi.
Nel corso della notte, durante la dormita, si passa sempre per ciascuna di queste fasi, si completano tutte in un ciclo che dura ciascuno 90 minuti. La fase 1 è considerata la fase del dormire leggero, mentre la fase 2 del sonno è considerata “in profondità”. La terza tappa, che è completamente diversa da tutto il resto e la più importante, è la fase del sonno REM, cioè quando si sogna.
Il fattore chiave è il numero di cicli completi che facciamo. Ogni ciclo del sonno, come abbiamo detto, richiede circa 90 minuti: 65 minuti di sonno normale (o non-REM), 20 minuti di sonno REM (terza tappa) e cinque minuti di ritardo in uno stato non-REM. Il sonno REM è più breve durante i primi cicli (meno di 20 minuti) e più a lungo nei successivi (oltre 20 minuti).
Nel periodo tra i due cicli di sonno si trattano di una sorta di zona cuscinetto, in cui se non si è disturbati (da luce, freddo, rumore, ecc) si entra in un altro ciclo di 90 minuti.
Se dormissimo in modo polifasico, in assenza di suoni o di altri disturbi fastidiosi, ci si dovrebbe svegliare in seguito ad un multiplo di 90 minuti. Per esempio dopo 3 ore, 4,5 ore, 6 ore, 7,5 ore e 9 ore, ma non dopo le canoniche 7 o 8 ore (che non sono multipli di 90 minuti)!
Una persona che dorme solo quattro cicli (6 ore) si sentirà più riposato di un altro che dorme per 8 o 10 ore, ma non è stato in grado di completare un ciclo.
Ecco come si spiega che spesso nei week-end, quando non si utilizzano orologi, ci sentimo meno in forma di quando ci alziamo il lunedì per andare in riunione.
Sapendo tutto questo, possiamo intuire che il segreto è quello di rendere chiaro che occorre svegliarsi soltanto quando un ciclo di sonno finisce e ne comincia un altro.
Dobbiamo cercare di misurare i nostri cicli propri, ed è qui che puoi cominciare il tuo metodo.
Come puoi vedere, è facile da implementare, e non richiede un cambiamento radicale nel modo di vivere, ma si può migliorare notevolmente la nostra sensazione al risveglio e durante il giorno, allenarci ad essere felici.
Personalmente non ho riscontrato particolari effetti negativi, se non di tipo sociale: il mondo si basa sul classico ciclo giorno/notte, e potreste trovare difficile andare a letto sempre e comunque alla stessa ora, soprattutto nel fine settimana.
Ma secondo me, ne vale la pena per guadagnare due ore di veglia! Mica vorrai fare come Paolo? Perché non provare? Rispondimi dopo il video dove vedrai un Paolo Villaggio interpretare l’intramontabile Fantozzi.
quindi l’ideale è dormire quante ore a notte?
Ciao Giulia,
Essendo noi umani, siamo degli esseri straordinari e naturalmente diversi gli uni dagli altri. Alcuni riescono a dormire anche 3 ore per notte e stare benissimo, altri dopo mesi di sperimentazione non riescono. Prova con 6 per notte e vedi come va, puoi sempre tornare indietro oppure provare ad arrivare a 4,5 ore per notte! A te la scelta come tutte le decisioni della vita Giulia!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Ciao, sono una insonne da sempre: il guaio è che dopo 3 ore io apro gli occhi, fresca come una rosa e DEVO fare qualcosa.
In genere mi addormento intorno alle 21.30 – 22 mi sveglio per l’1 – 1.30 e tiro per qualche ora. Poi crollo, devo dormire un’oretta e poi continuo bellamente.
Il guaio? a parte il desiderio emotivo di dormire come gli altri, c’è il fatto che non riesco a stabilire una fascia oraria di risvglio decente: del tipo che dovrei svegliarmi alle 6 per motivi di logistica (prendo il treno) e quindi ci sono momenti se le giornate sono state intense e quindi adrenaliche, che “mi sfaso tutta”.
hai suggerimenti su come accettando questa non-insonnia, riprogrammaarla con i suoi cicli, su un secondo risveglio su una fascia oraria?
La sveglia interrompe veramente la mia “seconda nottata” talvolta con effetti disastrosi.
Grazie
Buona giornata
Federica
Ciao Federica,
Hai provato a fare dei piccoli sonnellini durante la giornata di 20 minuti ad esempio? Poi cerca di essere regolare con l’orario della dormita per almeno 30 giorni: se vai a dormire alle 22, imponiti sempre di andare a dormire a quell’ora e dopo un mese vedi come ti senti. Fai una ricerca su google e approfondisci come Edison, Napoleone, Leonardo da Vinci ed altre persone straordinarie riuscivano a conciliare mille impegni utilizzando il sonno polifasico.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Finalmente un articolo specifico che mi può aiutare sulla mia gestione del tempo. Proverò il sonno polifasico a questo punto che mi sembra eccezionale per avere maggior tempo e stare meglio.
Grazie Pierluigi D’Alessio
Ciao Francesco,
Grazie a te per seguire l’eccellenza!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio