Combattere fino alla fine o arrendersi?
Spesso ci può sembrare che la leadership abbia a che fare con la tenacia, la lotta, la perseveranza, la capacità di sofferenza, il sacrificio o la resilienza. E sì, la leadership è questo, ma è anche sapersi fermare, scendere, lasciare andare, riposarsi, accettare la sconfitta e perfino arrendersi.
E tutto ciò che sembra così contraddittorio è allo stesso tempo complementare, e significa che ogni individuo, a partire dalla propria leadership personale, ha bisogno di trovare la propria formula per raggiungere l’equilibrio con se stesso e anche con gli altri.
È tanto importante imparare a rialzarsi quando la vita ci mette a terra, quanto capire che ci sono battaglie che non meritano di essere combattute perché impossibili da vincere, o perché hanno un costo troppo elevato che non ci risarcisce in ogni modo.
Come decidere se arrendersi o lottare fino alla fine?
E questo è un dibattito aperto soprattutto in tempi di cambiamento di ciclo o di transizione della vita. Gli esperti di marketing, ad esempio, sanno perfettamente che ogni servizio o prodotto, anche se ha avuto un inizio di successo sul mercato, prima o poi dovrà affrontare un processo di fluttuazioni dove ciò che ha funzionato molto bene non funziona più, e quindi non resta che queste 2 scelte: reinventarsi per realizzare una seconda rinascita, oppure accettare di scomparire dal mercato.
Quindi, scomparire, o morire in termini più generici, non è un male, ma fa parte del ciclo di vita.
Un individuo, che ad ogni modo espirme la sua leadership personale, decide di avere e operare delle azioni che abbiano un impatto e contributo nel suo ambiente circostante e anche interiore, ma che allo stesso tempo ha la libertà e la totale legittimità di decidere quali battaglie ingaggiare e soprattutto fino a quando.
Tutti noi abbiamo la responsabilità di ciò che è nelle nostre mani e che implica migliorare la vita delle persone che ci circondano, e allo stesso tempo abbiamo il diritto di scegliere il modo e i canali che utilizzeremo per raggiungere i nostri scopi.
Come decidere se lottare fino alla fine o arrendersi? Ecco come agire in 4 modi:
1.Ascoltare e rispettare la nostra voce interiore che ci guida e ci mostra il nostro contributo futuro. Conoscere ciò che ci muove da dentro e che spesso non sappiamo come affrontare.
2.Sapersi “allontanarsi”, provvisoriamente, dall’ambiente per ricercare una pace interiore che permetta di essere onesti con il proprio proposito personale, e di non soccombere a compiacere ciò che l’ambiente vuole, ma che non risuona con la persona.
3.Decidere i prossimi passi basandosi sul continuare a crescere come individuo, o come parte di un sistema, e non come conseguenza della fuga da situazioni o persone che causano sofferenza.
4.Spostati da qualche parte. Si spera che sia il meglio per la persona e per gli altri; Nel peggiore dei casi la vita ti insegnerà le strade che non vorrai intraprendere mai più. Ma in entrambi i casi sarà sempre molto meglio che restare fermi ad aspettare che il vento sia favorevole.
“Non puoi fermare le onde, ma imparare il surf!” Jon Kabat Zinn