La pnl (programmazione neuro linguistica) è un’evoluzione dell’ipnosi che racchiude l’insieme di tecniche e metodologie scoperte e analizzate da due studiosi americani: R. Bendler e J. Grinder. La base di questa disciplina si fonda sul fondamento che la nostra mente ragiona e soprattutto agisce attraverso degli schemi prestabiliti e per questo programmabili. Per influire sulla nostra mente l’elemento più importante è considerato senza dubbio il linguaggio interiore o quello che comunemente chiamiamo la nostra “voce interna”.

Una comunicazione verso noi stessi di qualità è fondamentale per raggiungere una equivalente qualità della vita. Il significato che noi attribuiamo a determinate azioni o conseguenze alle stesse azioni ci influiscono nei nostri comportamenti futuri.

Ebbene si, se noi ad esempio riceviamo una telefonata da una persona cara e magari ci arrabbiamo per i contenuti della conversazione, abbiamo la capacità di attribuire a quella persona la responsabilità del nostro stato d’animo e la prima cosa che penseremo o diremo che quella persona ci ha fatto arrabbiare e non che siamo noi che ci siamo arrabbiati per quei contenuti o per quel determinato stato d’animo conseguito in virtù della nostra determinata reazione.

Quindi, nulla ha un significato al di fuori del significato che io e solo io gli attribuisco.

Fondamentalmente possiamo distinguere tre forme di comunicazione:

Le parole che rappresentano soltanto il 7% di ciò che influenza il comportamento umano.

Il tono di voce rappresenta il 38% di ciò che influenza gli individui esterni. Di conseguenza possiamo dire, che il modo in cui si utilizza la voce influenzerà gli altri, molto più che ciò che si dice.

La fisiologia rappresenta il 55%. Il modo in cui si pone, si muove e si utilizza il corpo attraverso la postura, l’atteggiamento, la mimica costituisce il fattore più importante di influenza sugli altri quando si comunica. Pertanto se la fisiologia ha un peso così importante nell’influenza degli altri immaginiamo quanto possa averlo su noi stessi. Di conseguenza, il segreto per aumentare la sicurezza in noi stessi è nel saper utilizzare il nostro “dialogo interno” e stare attenti a come ci parliamo e ci diciamo delle cose. Se inizio a dialogare con me stesso in modo positivo e mi vedo mentalmente realizzando quella situazione o azione, immaginando nei dettagli come vorrei che andasse quella situazione, sicuramente sfrutto la mia fisiologia per creare un acceleratore di risultati.

Voi cosa ne dite? Riuscite a sfruttare il vostro dialogo interno? In quali occasioni avete fatto ricorso alla fisiologia per superare una situazione sfidante? Fatemi conoscere tutte le vostre esperienze nei commenti.