Qualsiasi impegno per raggiungere il successo o diventare una persona migliore sarà certamente di grande vantaggio per la tua vita, però, devi prima affrontare e sconfiggere il complesso di inferiorità.
Superare il complesso di inferiorità non potrà mai accadere raccogliendo l’approvazione del Dio denaro, dell’autorità, del potere sociale, semplicemente perché ogni tentativo di acquisire autostima basato sui risultati materiali comporterà la perdita di quest’ultima, non appena si perderanno questi risultati.
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La stessa cosa vale proprio per affermazioni che alcune persone usano per aiutarli a sbarazzarsi del complesso di inferiorità.
La soluzione di abbattere il complesso di inferiorità con la sostituzione delle credenze limitanti con quelle potenzianti può essere difficile se non si è convinti del cambiamento in essere, creando una menzogna e viverla come un effetto, senza trattare la causa.
Di conseguenza, i tuoi sentimenti di inferiorità, non scompariranno.
Se invece, hai deciso di ignorare i sentimenti di inferiorità, tenendoti apparentemente occupato o cercando di agire come se non ci fossero, potresti prima o poi arrivare al “conto da pagare” guardando in faccia la realtà e andare in depressione.
La depressione può essere interpretata come un sentimento della persona che ottiene, quando si focalizza su ciò che non va invece di agire sulle soluzioni.
Prima di tutto, è necessario determinare la causa principale della tua inferiorità.
Questa radice se ci pensi, può essere immediata come una brutta esperienza infantile, come il rifiuto, l’abbandono o di essere “etichettato” sin da piccolo come ad esempio muto, stupido, tonto, idiota, scemo, etc.
Questo ultimo aspetto è fondamentale per chiarire quanto potere ha la parola!
Pertanto, se hai un figlio o nipote, ti prego vivamente di stare attento a come utilizzi il linguaggio nei confronti del piccolo! Sii incoraggiante e non demotivante, impegnati a diventare il suo mentore!
Determinare la causa principale dell’inferiorità è un passo essenziale che ti può aiutare a fare auto analisi (non sono psicologo ma sociologo, e, i miei amici Andrea Agnesi e Angelo Galizi mi perdoneranno se utilizzo dei “loro termini”) ed ottenere più rapidamente una spinta verso l’eliminazione del senso di inferiorità.
E’ difficile lo so, ma prova a ricordare la tua infanzia e ricorda le brutte esperienze che hai vissuto.
In molti casi queste brutte esperienze potrebbero essere nascoste nella mente inconscia a causa del dolore associato nel portarle in superficie, ma, credimi poi ti sentirai soddisfatto del lavoro fatto.
Sarà come aver guardato negli occhi il tuo nemico e aver sostituito la tua vecchia paura col coraggio!
Dopo aver determinato la causa principale del complesso di inferiorità è possibile utilizzare i seguenti metodi per superarla:
Cambia i tuoi pensieri, cambiando il tuo discorso negativo di te, individua le tue abilità e le tue caratteristiche positive. (Sono certo che ne possiedi tante ma se proprio non le trovi, fattele dire da tuo marito, tua moglie, un amico, un’amica, un parente, una persona che ti conosce).
Stai attento a come ti parli, quando parli con te stesso. Ogni volta che scopri che stai utilizzando frasi come: “Lo so che non mi accettano perché sono brutto” oppure “Io sono la persona peggiore vestita in questo luogo”, fermati a pensare in che modo devi cambiare atteggiamento mentale per trovare sicurezza e positività.
Non portare la croce per l’ignoranza degli altri: ricordati ciò che dice Richard Bandler “Abbiamo sempre una possibilità per rifarci una seconda infanzia!”, non è giusto che tu continui a soffrire perché qualcuno in passato ti ha dato dello stupido quando eri un bambino.
Non credere che tu non abbia nessun valore solo perché hai incontrato un insegnante malato che ti ha urlato, demoralizzato o umiliato!
Pensa che alcuni miei insegnanti avevano sconsigliato ai miei genitori di iscrivermi all’Università perché non ce l’avrei mai fatta… Invece sono stato il primo in termini di tempo a laurearmi!
Nessuno può determinare il tuo valore sulla base di precedenti esperienze.
Eri un bambino che non sapeva nulla del mondo e se gli altri ragazzi ti chiamavano stupido a causa della loro inferiorità, ignoranza e chiusura mentale, allora questo non significa che ci devi ancora credere.
Continuare a ripetere quei pensieri negativi a te stesso ogni volta che ti senti inferiore, ha causato in te un modello di pensiero inconscio che si attiva automaticamente ogni volta che ti senti inferiore, creando “l’effetto Pigmalione”.
Sostituisci il modello negativo con un modello positivo, ad esempio: “Sono uno stupido perché sono timido” con “Sono riservato perché non amo parlare di me, ma farò più domande e ascolterò!”
Stabilisci la tua immagine mentale di te, positivamente. Quando una persona si sente inferiore la sua immagine negativa di sé influisce sul nostro comportamento.
L’immagine di sé è l’immagine che hai per te stesso nella tua mente. A volte l’immagine viene modificata in modo permanente a causa dei sentimenti di inferiorità nei confronti di una persona che magari ha maggiore esperienza.
Stabilire la tua immagine di te in positivo è una delle azioni più potenti che si possono fare per combattere il complesso di inferiorità.
Quando il complesso di inferiorità si basa su una falsa credenza (come pensare che sei uno stupido/brutto), occorre fissare l’immagine mentale di sé su una credenza potenziante per terminare il complesso di inferiorità.
Una volta che ti convinci che sei stato ingannato e che ti stavano portando su una falsa credenza sarai in grado di sbarazzarti del proprio complesso di inferiorità.
Rimuovi le etichette di identità che ti hanno attaccato gli altri. La rimozione di etichette è un’altra cosa efficace che si può fare per sbarazzarsi di un complesso di inferiorità.
Le etichette sono parole che alla fine ti danno la tua identità presunta come sciocco, come cattivo, idiota, stupido o qualsiasi altra cosa.
Liberati di queste etichette per darti una forte spinta in avanti verso il superamento del senso di inferiorità. Installa nuove credenze, anche attraverso tecniche di pnl che utilizzano l’ipnosi.
Costruisci la tua fiducia in te stesso: aumentare l’autostima e la fiducia sarà di grande aiuto. Fiducia in se stessi e complesso di inferiorità sono due opposti.
Guarda questo video preso dal film di Fantozzi con il mitico Paolo Villaggio, rifletti di come il senso di inferiorità può alimentare l’umiliazione nei confronti degli altri e soprattutto nei confronti di noi stessi.
E’ arrivata anche a te la voglia di riscatto?
Ecco come costruire la tua fiducia in te stesso:
1)Essere affidabile.
Onora la tua parola e fai tutto quello dici, coerenza. Ciò significa, prendi i tuoi impegni sul serio – in particolare quelli che riguardano te! Quindi, se dici che vuoi perdere 10 chili o annunci di andare in palestra per raggiungere del benessere fisico, poi devi farlo altrimenti sarebbe stato meglio non dirlo!
E’ accettabile e responsabile far cadere un obiettivo se non sei in grado di impegnarti a fare tutto il necessario per raggiungerlo, ma ciò non ti darà maggiore credibilità e fiducia in te stesso.
Se ora non è un buon momento per metterti a dieta o cambiare lavoro – per qualsiasi motivo, non annunciarlo.
2) Sii onesto.
Soprattutto con te stesso. Dii la verità e la gente sperimenterà la tua integrità. Smetti di vivere nella negazione, nelle scuse, accusando gli altri o lamentandoti.
Viviamo delle storie che raccontiamo a noi stessi e agli altri ogni giorno, perché tendiamo a non assumerci le responsabilità, inventiamo delle scuse.
Molti di noi sono sempre sulla difensiva e sono pronti a dire: “Non è compito mio, non è colpa mia!”
Inizia a creare la vita che stai vivendo in questo momento. È la tua vita, e se vuoi qualcosa di diverso, allora hai bisogno di fare qualcosa di diverso.
Qui è dove un life coach ti può aiutare. A. Einstein diceva “E’ da folli aspettarsi risultati diversi facendo le stesse cose e nello stesso modo!”
3) Tratta tutti con il massimo rispetto – compreso te stesso.
Siamo tutti esseri viventi, nati con una indole pacifica e con il gran potere della mente e tutti meritiamo il tuo amore e la tua considerazione.
Adesso vorrei che rispondessi a questa domanda: Che rapporto hai con il tuo senso di inferiorità? Scrivilo nei commenti dopo aver visto il video di Giorgia con la canzone “Credo”.
Ciao Pierluigi,
Il video di Fantozzi mi fa venire sempre tristezza, possibile che noi esseri umani possiamo umiliarci così profondamente?
Saluti, Sandra.
@Sandra,
Purtroppo la saga di Fantozzi rappresenta una parte di noi tutti in alcuni contesti e situazioni. Chiaro che, a volte non viene da ridere nel vedere alcune scene, ma da piangere: questa è stata la fortuna di questa serie cinematografica.
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Sono convinta che dovrei avere maggiore considerazione per me stessa.
M
@Anna Rita,
Ciao Anna Rita, innanzitutto noi esseri umani abbiamo sempre da imparare, la strada della vita è lunga e non è una destinazione ma la straordinarietà è nel viaggio. Poi, devo farti complimenti per la tua consapevolezza, è già la tua metà strada! Tutti noi, nella nostra società e cultura occidentale, abbiamo appreso l’importanza di amare il prossimo e stare attenti agli altri, ma nulla può essere preso in considerazione se prima non abbiamo la necessaria quanto prioritaria considerazione ed amore verso noi stessi!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Sono convinta di avere ancora della strada da fare.
Grazie per i consigli
XKE’ DOVREI SENTIRMI INFERIORE AGLI ALTRI?
ANCHE SE SONO IN CARROZZELLA NON MI SONO SENTITA, NON MI SENTO E NON MI SENTIRO’ MAI INFERIORE A NESSUNO MA SEMPRE ALLA PARI, IN QUALCHE CASO ANCHE SUPERIIORE, XKE’ CI SONO CERTE XSONE CHE NON SI SOGNANO NEANCHE DI FARE QUELLO CHE FACCIO IO DA SEDUTA!!!
Ciao Lucia,
Benissimo il tuo atteggiamento positivo e la tua energia è da esempio! Immagina quante persone sono nella condizione di lamentarsi con se stessi, con gli altri e più in generale con la vita! Troppo spesso noi esseri umani abbiamo sempre la capacità di vedere ciò che non va o ciò che ci manca! Il risultato è cara Lucia, crearci un’esistenza di frustazione e durezza, diventando incapaci di apprezzare un bambino che gioca o un tramonto spettacolare!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
IO SONO SINCERA!!!
NELLA MIA VITA HO SEMPRE VOLUTO BENE A TUTTI SIA AL BUONO CHE AL CATTIVO!!!!
QUANDO A SCUOLA C’ERA QUALCHE BAMBINO CATTIVO E CHE FACEVA I DISPETTI A TUTTI A VOLTE ANCHE AGLI INSEGNANTI, QUANDO ARRIVAVO A CASA NE PARLAVO CON I MIEI GENITORI E LORO MI DICEVANO: “LUCIA QUEL BAMBINO HA PIU’ BISOGNO DI AMORE DEGLI ALTRI, DAGLI TUTTO L’AMORE CHE HAI DENTRO E VEDRAI CHE MOLTO PRESTO DIVENTERA’ BUONO ANCHE LUI!!!
E FACENDO COSI’ HO FATTO DIVENTARE BUONI 4 MASCHIACCI CHE ERANO TREMENDI!!!!
ADESSO CHE LORO NON CI SONO PIU’, MI RIPETO SPESSISSIMO: “CARA MAMMA E CARO PAPA’, AVEVATE PROPRIO RAGIONE, QUANDO MI DICEVATE DI DARE PIU’ AMORE AL CATTIVO CHE AL BUONO!!!”
@Lucia,
Ti credo Lucia, la tua sincerità trapela dalla tua schiettezza! Sono d’accordo con te, l’amore è capace di trasformarci incondizionatamente! Anche se i tuoi genitori non ci sono più, loro per te restano ancora oggi dei mentori, per gli insegnamenti che ti hanno saputo trasmettere. Spesso, cerchiamo guide esterne, riferimenti in pillole miracolose della felicità e poi ci rendiamo conto che i nostri “maestri” più importanti sono i nostri familiari!
A presto Lucia,
Pierluigi D’Alessio
Salve, il mio stato di inferiorità lo manifesto sopratutto quando mi trovo con il mio convivente in mezzo ad altre persone, ancora di più se ci sono donne, l’ultimo episodio è successo due giorni fa, siamo in ferie in montagna e sono venuti a trovarci una coppia, ho iniziato ad avere ansia tremolio e pensieri brutti nei confronti della mia amica e del mio moroso, stavo malissimo, me ne sono accorta e ho cercato di tenere la calma e l’obbiettività, sono riuscita a non creare casini o litigi con il moroso ma stavo malissimo interiormente e lui questo lui l’ha capito bene!! ora davvero non so cosa sia dovuto, non so se sia il fatto di aver sempre avuto un grosso complesso sul seno o altro… so che la cosa può sembrare infantile e banale, una persona di 22 anni ormai dovrebbe essere matura e non star male così per della gelosia dovuta a troppa possessività e inferiorità creata negli anni..ma sono arrivata a un punto che per me stessa e per chi mi sta vicino. voglio cambiare essere serena e poter stare in mezzo alla gente serenamente.. sto cercando di capire cosa sia davvero quello che mi fa partire tutto.. spero di farcela. grazie dell’ascolto
distinti saluti
@Katia,
Sono d’accordo con Lucia, che in parte il tuo problema è la tua gelosia manifestata nei confronti del tuo partner. Da una parte però credo tu debba entrare in profondità se la tua paura è di abbandono, nella gestione degli stati d’animo o in alcune tue naturali insicurezze.
Cerca di raggiungere l’indipendenza emozionale, cioè la capacità di stare bene indipendentemente dalla persona con cui stai, di avere tanti “tuoi” interessi che facciano di te una persona impegnata in tante cose, di non avere aspettative rigide nei confronti del convivente, di confrontare i vostri valori. Tutto ciò sarà apprezzato dal partner e vivrete uno splendido rapporto schietto, dove la coppia sarà la valorizzazione dei due individui che insieme saranno di più della semplice somma delle due individualità!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
CARISSIMA KATIA,
LA TUA E’ SOLO GELOSIA NEI CONFRONTI DEL TUO FIDANZATO, ALL’INIZIO ANCH’IO ERO COSI’ COME TE!!!
APPENA SENTIVO CHE AL MIO UOMO TELEFONAVA UN’ALTRA DONNA, ERANO SCENATE A NON FINIRE, XO’ LUI CON TANTISSIMA PAZIENZA E AMORE MI HA FATTO CAPIRE CHE NON E’ INTERESSATO A NESSUNISSIMA ALTRA DONNA ALL’INFUORI DI ME, ADESSO SONO TRANQUILLA!!!!!
Ciao PG,
grazie per il bel articolo che hai scritto e l’interessante dibattito sull’argomento,
buon ferragosto ciao Bea
Buon Giorno, inanzi tutto grazie mille per la risposta della Sign.ra Lucia e quella del Signr. Pierluigi, avete ragione il mio discorso di basa principalmente sulla gelosia(esagerata) andando poi su un senso di inferiorità. Io sto cercando di lavorarci, sto cercando di lavorare su me stessa e sulla mia psicologia, cerco di capire sto cercando quando sto per sbagliare o sto per rovinare qualcosa per colpa della gelosia atteggiamento per atteggiamento, sto cercando di farlo con tutto me stessa per me e per il mio moroso, sto anche cercando su internet degli esercizi che mi potrebbero aiutare a diminuire la gelosia e capire quando ci deve essere gelosia e quando non (come giustamente ha detto pierluigi è anche essere impegnata e cercare di avere indipendenza dalla persona con cui sto) , solo che in quel momento soffro tantissimo e non sono così lucida come adesso cioè non è semplice tenere la calma sembro traumatizzata sul viso e interiormente rabbia ansia tremolio alle mani e forti pensieri stupidi che peggiorano il tutto. Se avete qualche libro o qualche consiglio ancor più dettagliato per aiutarmi ne sarei grata.
Ho davvero bisogno per me stessa di cambiare e crescere.
Per intanto vi ringrazio davvero tanto per la risposta e all’attenzione che mi avete dato.
Buona giornata distinti saluti
katia ciommiento
Buon giorno, prima di tutto grazie mille per la vostra attenzione al problema e alle vostre risposte, Ci sto pensando molto in questi giorni, e credo abbiate ragione quando dite che si tratta di gelosia… Tanta gelosia troppa… Sto cerando di entrare nel profondo impegnarmi a capire quando sto sbagliando ., sto cercando su internet esercizi e consigli per poter cambiare questo lato di me che fa soffrire tanto me e il mio ragazzo.
Questa volta in montagna o cercato di non creare litigi (con il moroso) e ho cercato di vedere le cose con obbiettivita.. in parte Ci sono riuscita ma dentro stavo malissimo in viso sembravo traumatizzata e dentro mi sentivo triste , poi attacchi di rabbia e tremolio alle mani in più si aggiungevano pensieri brutti Che peggioravano le cose ma cercavo comunque di riconoscerli e far finta di nulla.. Per farvi un esempio di cui mi vergogno un po’, Ero attenta per esempio se lui guardava in qualche modo strano la mia amica e viceversa,,, cose stupidi da bambini che pero’ a 22 anni mi’ ritrovo ad affrontare e a voler modificare perché sto troppo male e io non voglio vivere così x colpa di queste sciocchezze!! Grazie per l attenzione vi sono molto grata per la vostra risposta, nel caso avete altri consigli oppure libri che potrebbero aiutarmi ne sarei contenta! Questa volta voglio davvero farcela.
Buona giornata
Distinti saluti
Katia ciommiento
Ho scritto due commenti perché prima non riuscivo più a visualizzarlo.. Spero in entrambi di essere riuscita a far capire cosa provo e quale sia il mio pensiero, buona giornata
Ciao Katia,
Innanzitutto complimenti per il tuo impegno pubblico a volerti migliorare su questi aspetti: gelosia e senso di inferiorità! Secondo me non funzionano strategie particolari per far si che il tuo uomo veda soltanto ed unicamente te per tutta la vita! Diversamente, secondo me, esistono strategie per vivere meglio, essere felici, ascoltare i propri bisogni per avere assieme al tuo lui un rapporto migliore, scambiarsi i propri valori.
Lavora sulla tua autostima, sulla tua indipendenza emozionale, sui tuoi interessi e costruisci un rapporto basato sulla fiducia reciproca, sull’amore e sul rispetto.
Ti consiglio il libro di Anthony Robbins “Passi da gigante” che trovi sul sito di Macrolibrarsi.
A presto,
Pierluigi D’Alessio
CARISSIMA KATIA,
IO HO UN UOMO CHE ULTIMAMENTE MI FA’ PARECCHIO ARRABBIARE!!!!
C’E’ UNA VERISSIMA PROSTITUTA CHE STA FACENDO DI TUTTO X PORTARMELO, GLI HA XFINO RICARICATO IL CELLULARE CON 5,00 €, XKE’ LA INCONTRASSE E LA SCOPASSE!!!
PIU’ DI UNA VOLTA MI HA CHIAMATA MENTRE ERA IN MACCHINA CHE STAVA ANDANDO AD INCONTRARLA, APPENA LO SENTIVO DIRE: “QUELLA L. MI HA CHIAMATO DICENDOMI DI ANDARE IN QUEL POSTO!!!”
IO GLI DICEVO: “ADDIO, ADDIO E TE LO RIPETO X LA TERZA VOLTA ADDIO!!!” E STACCAVO LA COMUNICAZIONE!!!
POI LASCIAVO CHE MI CHIAMASSE LUI, XO’ LE PRIME 15 – 20 VOLTE CHE MI CHIAMAVA RIFIUTAVO SEMPRE LA CHIAMATA, X FARLO SOFFRIRE UN PO’ ANCHE LUI, COME LUI STAVA FACENDO SOFFRIRE ME!!!
A FORZA DI DARGLIELA, FINALMENTE LA CAPITA!!!
Grazie mille Pierluigi.. Certo credo proprio che non ci siano strategie per far si che lui veda solo me anzi credo che sarebbe bruttissimo se fosse così.. Leggero il libro che mi ha consigliato nel frattempo vorrei farle i miei complimenti per il sito e per tutte le informazioni che ha scritto!! In internet purtroppo oggi giorno si trovano più cose inutili che utili.. I miei complimenti!!grazie mille di tutto!!
Ciao Lucia,
Ma cosa aspetti a lasciare il tuo ragazzo? Un uomo che vuole andare con un’altra credo non meriti la tua dignità! Con tutto l’amore che puoi dare, credo che sia fondamentale l’esclusività altrimenti torniamo ad essere animali. Poi non lamentiamoci se prendiamo come modelli di vita Fabrizio Corona o Valeria Marini!
Ciao e scusa lo sfogo!
Sabrina
TRANQUILLA SABRINA CHE SE CONTINUAVA COME STAVA FACENDO, NON ERA LONTANO IL GIORNO IN CUI LO MOLLAVO TRA LE BRACCIA DI QUELLA NON SOLO PROSTITUTA MA ANCHE LADRA E TRUFFATRICE!!!
salve dottore,nei nostri due incontri precedenti, Lei ha citato una parola per me dolente, e cioè, “coraggio”..Esso mi manca per affrontare paure che ho come quella di riprende a guidare dopo 2 brutti incidenti, e mi blocca molto! “il coraggio” di affrontare i problemi per come vengono, e cercare di scansarli, e di dire: ” non sono capace!”. Tutto ciò mi taglia molto fuori nella società che viviamo, soprattutto, per quanta riguarda i trasporti.
Per quanto riguarda il mio senso di inferiorità è verso tutti, anche verso persone che effettivamente non lo sono, ma si credono di essere migliori di me, perchè, hanno una forte autostima di loro.
Capitolo ansia: essa mi viene quando sbaglio qualcosa, o c’è un problema, e non sò come affrontarlo e trovar soluzione in quel momento.
L’emotività invece non saprei come trasformarla verso atteggiamento positivo, quindi, le chiedo di farmi qualche esempio in modo che lo possa mettere in pratica nella vita.
La mia timidezza è verso tutti, infatti, sono amante della privacy, e non mi piace parlare in pubblico. Per quanto riguarda la timidezza verso le donne, c’è in questo momento una mia amica che mi piace, ma per non rovinare la nostra amicizia non mi espongo a lei, e poi non sò se lei è interessata a me.
Il lavoro, cioè, quello di un call center, mi ha cambiato in 2 anni, ma ho bisogno di un percorso del genere per migliorarmi, e lavorare in quell’ambiente già che c’è bisogno di eliminare questi difetti!
Altro difetto che ho è quello di dar peso al giudizio della gente, e ciò mi provoca la creazione nella mente di sogni di situazioni vere e proprie parallele alla vita reale. C’è un rimedio al farsi scivolare il pensiero e giudizio degli altri?
Distinti saluti
Bellifemine Enrico giuseppe.
Caro Enrico,
Intanto complimenti per la sincerità e spero che il report gratuito allenati alla felicità ti possa far vedere la vita sotto altri aspetti!
Veniamo a noi:
1. Il coraggio non è innato ma va allenato come tutte le qualità che esprimiamo. Hai avuto 2 brutti incidenti ed è naturale avere paura, ma una volta che hai elaborato il perché dei tuoi incidenti metti giù una strategia per tornare a guidare (se occorre riscriviti a scuola guida oppure riprendi delle lezioni di pratica, presentati oggi stesso, agisci! E’ con il primo passo che la decisione prende forma. Quando iniziamo qualcosa diventa poi automatico andare avanti piuttosto che tornare indietro!) Circondati di persone incoraggianti, se non conosci nessuno che può essere un tuo mentore, fai delle ricerche su google e leggi dei libri di coaching.
Ora mi viene in mente un grande campione ed un grande uomo, che dopo aver avuto un incidente gravissimo si è riseduto in auto: Alex Zanardi!
2. Hai già risposto al motivo per cui ti senti inferiore agli altri: poca autostima! Inizia a fare cose per cui ti stimeresti: alzati presto, aiuta chi ha bisogno, porta a termine le tue azioni, cerca di sviluppare la volontà e il sacrificio. 30 anni fa i nostri genitori andavano a scuola a piedi e percorrevano anche 20 km al giorno, ma quello non era il problema! Oggi, siamo troppo abituati alle comodità che se ce ne dovessimo privare per un giorno entriamo in crisi! Usa le scale invece dell’ascensore, cammina a piedi, pratica uno sport e mese dopo mese alza il tuo limite!
3. Ansia quando sei sotto pressione? Normalissimo! Ma se lo sai, cerca di anticipare questo momento e applica delle respirazioni profonde diaframmatiche e visualizzati calmo e pacato! Ripeti a te stesso almeno per 3 volte questo mantra: “Sono calmo e pacato, mi vedo sereno!” Ricordati quella volta che eri padrone dei tuoi stati d’animo ed eri carico di energia!
4. L’emotività la puoi sfruttare a tuo piacimento per applicarla in questioni positive. Sei un ragazzo sensibile, sfrutta questa abilità per fare del volontariato ad esempio. Sei una persona timida e riservata? Utilizza l’ascolto attivo per entrare nel cuore delle persone! Sviluppa la dote della scrittura anziché parlare, apri un tuo blog ad esempio!
Se vuoi conquistare una ragazza ma per paura del suo rifiuto non ti dichiari, come puoi giudicarti coerente con te stesso e stimarti? Dichiara il tuo sentimento anche a costo di ricevere un NO, avrai una pace interiore e una chiarezza d’animo straordinari!
5. Il giudizio degli altri ti fa male perché non hai ancora autostima, coraggio, sicurezza interiore. Inizia a cambiare la tua fisiologia: alza le spalle di 2 centimetri, cammina a testa alta, guarda le persone negli occhi, sorridi agli altri per primo ad iniziare dal cameriere del bar per finire al tuo capo del lavoro!
Non perdere altro tempo Enrico, fai delle tua vita un vero e proprio capolavoro!
Un forte abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Grazie dottore per i consigli li metterò in pratica
Bene Enrico,
Allenamento, allenamento e allenamento! Questo è il coaching!
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Salve dottore secondo lei l’attività di volontariato e quella sportiva,soprattutto, sport di gruppo come Basket, volley, calcio, ecc. possono aiutare la crescita personale? Se si in che modo sport di gruppo e volontariato favoriscono questo sviluppo personale?
Ciao Enrico,
L’attività di volontariato da espressione ad uno dei nostri bisogni primari. Allo stesso modo lo sport è una straordinaria metafora della vita: c’è aggregazione, sfida, motivazione, risultati, crescita, costanza, sacrificio e a volte anche sconfitte!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Dottore pierluigi spero che misponda al piu presto ho bisogno di aiuto… nn riesco a controllare la mia agressivita e nn riesco piu a mangiare sento sempre lo stomaco pieno ma sto digiuna e all improvviso vomito mi puo dire che cosa me lo causa grazie…
Cara Anna,
Ti consiglio di parlarne col tuo medico curante, lascia lo stress fuori di te e bevi delle tisane rilassanti! Cosa fai di aggressivo esattamente?
Pierluigi D’Alessio
Salve,
Ho casualmente trovato questa pagina mentre cercavo qualcosa che parlasse di mancanza di autostima, di complessi di inferiorita’ e l’ho apprezzata. Ho diciotto anni, frequento l’ultimo anno di scuola superiore e sono piena di progetti per il futuro. Voglio frequentare l’universita’, viaggiare e vedere il mondo perche’ trovo che conoscere luoghi e persone diverse, apprendere qualcosa di nuovo da un’altra cultura e farlo proprio sia un’esperienza meravigliosa. Amo la lingua inglese che parlo abbastanza bene, a scuola vado bene, non sono un’eccellenza ma mi impegno e i professori hanno stima di me. Ho partecipato a varie attivita’ e sono stata affidabile e precisa.
Mi piacerebbe lavorare in un ambiente creativo, nell’editoria, nella moda o nel design ed il mio obiettivo principale e’ realizzarmi. Ma c’e` qualcosa che mi crea problemi, qualcosa che pensavo di aver superato. Sono un soggetto piu’ o meno ansioso ma ho imparato a controllarmi ed alla fine sotto pressione do il meglio di me, ma il problema e’ la mia insicurezza. Il bisogno dell’approvazione altrui, una poca autostima anche a livello esteriore, la sensazione di non essere abbastanza. Mi fa molto arrabbiare il fatto che io mi senta cosi’, basta una persona che per qualche assurdo motivo reputo migliore di me a farmi sentire NIENTE al suo confronto. Cosi’ mi ritrovo triste, arrabbiata e poco tollerante nei confronti di chi mi procura questi moti nell’animo. Trovo i difetti, il naso non e’ perfetto,i vestiti non vanno bene, i capelli non sono apposto come i suoi. Quando devo partecipare a qualche cena scolastica o compleanno in cui so di poter trovare qualcuno che reputo migliore di me non ho piu’ voglia di andarci, sento di essere davanti ad un nemico che non posso sconfiggere. Mi capita spesso di pensare che qualche ragazza sia migliore mi me, piu’ bella, piu’ apprezzata dagli altri e raramente mi sento forte e sicura. Non mi importa sentirmi bellissima, essere arrogante o necessariamente migliore degli altri ma vorrei stare bene con me stessa e mi rendo conto di non riuscirci. So di non essere brutta, stupida o insignificante. Sono una ragazza responsabile, seria, ho dei progetti. Esteriormente non ho dei veri problemi, sono magra, alta nella norma e a volte piaccio ai ragazzi, ma non sento di reggere il confronto con gli altri. Cosa posso fare per star bene e non sentirmi inferiore?
Grazie in anticipo
Ps: Aggiungo che ho paura che le persone che amo vadano via per qualcuno di migliore. Ho frequentato un solo ragazzo per non troppo tempo, era un’amico prima, ed ogni volta che ero “gelosa” di qualcuna automaticamente sapevo di valere meno di lei e questo mi faceva soffrire.
Carissima Laura,
Tutti noi abbiamo ogni tanto abbiamo delle insicurezze rispetto al nostro aspetto interiore o esteriore che sia. Diverso è sentirsi perennemente non accettata dagli altri o condizionare la nostra vita per non trovarsi ok!
Rifletti un poco sui tuoi pregi che sono tanti da come ti descrivi, e aggiungerei, da come scrivi, che sei una ragazza molto precisa e metodica! Pregi che oggi non sono facili da trovare alla tue età, questo potrà farti fare la differenza!
La tua bellezza, la puoi esaltare in ogni momento avendo un comportamento positivo nei confronti della vita: partecipa a tutte le attività sociali, senza metterti in competizione con altre ragazze, vivi prima la tua accettazione, poi verranno gli altri! Non potrai mai amare qualcuno se prima non ti ami te stessa! Guardati di più allo specchio e apprezzati per come sei, sei sana ed in salute, sei intelligente e saprai mettere in atto tutto ciò che ti servirà per essere quella che vuoi essere! Sorridi ed aiuta il tuo prossimo e vedrai che raggiungerai maggiori successi ed obiettivi, facendo di questo tuo commento la spinta verso il tuo cambiamento!
Impegnati, leggi dei libri sulla crescita personale Laura, sono certo che troverai la tua felicità!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Gentile dottore,
ho letto con attenzione l’articolo e i commenti degli altri utenti. Mi sono riconosciuta in molti di loro. Lei chiedeva che rapporto abbiamo con il nostro complesso di inferiorità. Ebbene per quanto mi riguarda il mio senso di inferiorità mi opprime e condiziona ogni aspetto della mia vita.
Le relazioni con le altre persone sono difficili. Sono diffidente e ho pochi amici, sono persone che per qualche motivo il mio inconscio ha giudicato come mie pari e con le quali bene o male riesco ad interagire senza imbarazzo, ma comunque il problema è che quando sono con altre persone mi sento continuamente sotto esame, come se dovessero giudicare tutto ciò che dico e che faccio e da ciò possa dipendere il loro affetto nei miei confronti. Vedo che alle persone spesso piace amare persone forti, mentre i deboli li considerano quasi come zavorre da trascinarsi dietro controvoglia. Molto spesso mi trovo a piangere da sola per dare sfogo a tutta la tristezza e alla frustrazione che provo. L’enorme conflitto tra quello che vorrei essere e quello che sono in realtà mi fa soffrire terribilmente. Vedo la gente intorno a me così capace e brillante e io non posso che sentirmi un’inetta, una delusione per le persone che mi vogliono bene e soprattutto per me stessa. Sono sempre stata una sincera ammiratrice di tutti coloro che partendo da zero hanno costruito grandi imperi, o che partiti da piccoli paesini di provincia sono diventati grandi in tutto il mondo. E’ stato sempre quello che ho desiderato per me. E invece, come una volta mi ha detto una mia insegnante, mi sento che da andare avanti vada indietro, che rimanga sempre in quella grigia mediocrità che mi angoscia. Questo vale per tutti gli ambiti, dalla carriera accademica ai rapporti con l’altro sesso. Non riesco a farmi amare dalle persone e dopotutto penso perchè dovrebbero amare me quando ci sono lì fuori tantissime persone più belle,brillanti e intelligenti? Perchè una volta uscita dall’università qualcuno dovrebbe desiderare assumere me piuttosto che un brillante studente con la media del 30 e lode? E non importa quanti mantra ripeta, è inutile ripeterli quando li considero falsi e inutili. Il senso di inferiorità alberga sovrano nella mia mente e mi provoca ansia di fronte a qualsiasi sciocchezza. Oggi sono stata tentata di chiamare uno psicoanalista per prendere un appuntamento ma mi sono vergognata. E’ difficile ammettere le proprie debolezze o aprirsi con sincerità. Ammettere di essere deboli porta gli altri a sentirsi autorizzati a schiacciarti, umiliarti o a compiangerti e guardarti come un caso umano. Non capisco proprio come fare ad uscirne da sola, trovo la citazione di Einstein molto appropriata e veritiera. D’altro canto ho davvero bisogno di uscirne, lo devo ai miei sogni, alle persone che avranno bisogno di me, e forse anche a me stessa perchè vivere così non è vivere davvero. Chiedo scusa se mi sono dilungata tanto (eppure quante altre cose ci sarebbero state da dire!), ma penso che la mente umana sia così complessa che poche righe non renderebbero a rendere giustizia a tutto quello che ci frulla dentro.
Cordiali saluti,V.
Carissima Vero,
Innanzitutto mi compiaccio con te per esserne uscita allo scoperto e aver mostrato ciò che pensi di te. Da life coach noto tantissimi aspetti positivi nella tua descrizione che sono convinto saprai impegnarti per migliorare anche gli altri aspetti meno forti:
1)Lavora sulla tua autostima, impegnati nelle cose che fai, svolgi delle attività che una volta fatte ti permettono di stimarti (cucinare, studiare, fare sport, cucire, scrivere, fare volontariato, etc);
2)Leggi dei libri di crescita personale, iscriviti ai siti di coaching (non saltare il mio sito però!), partecipa a dei corsi di autostima, lavora sulle tue credenze, lavora su te stessa. Per quanto tempo? Sempre! Devi rimanere focalizzata su ciò che vuoi diventare e alla fine ci diventerai, fidati ma sperimenta sempre! Non credere agli insegnanti, figurati che a me avevano sconsigliato vivamente di iscrivermi all’Università! E poi sono stato il primo della mia vecchia classe a laurearmi! Non pensare che le aziende assumano soltanto persone belle, intelligenti e da 30 e lode, anzi sempre di più vanno alla ricerca di persone con caratteristiche personali ad hoc per la loro organizzazione. Trovare il lavoro non è soltanto una questione di curriculum, ricordati che spesso chi è ultimo a scuola può diventare primo nella vita!
3)Puoi anche farti seguire da un coach per migliorare le tue abilità non devi necessariamente credere di essere malata e ricorrere allo psicologo, se sei depressa allora è una cosa diversa! Spesso entro in contatto con persone che hanno soltanto bisogno di essere incoraggiate ed essere aiutate a fare chiarezza sulle loro abilità e sicurezze! Ti assicuro che dopo 4 incontri si sentono già diversi!
Vero, fai della tua vita il tuo capolavoro!
Un forte abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Gent. Dottore,
la ringrazio della risposta è stato molto gentile. Cercherò di seguire il suo consiglio e di pensare in modo positivo, anche se non sarà semplice, sono molto severa con me stessa. Alla fine credo che abbia ragione, l’unico ostacolo tra me e quello che vorrei essere sono io, il mio modo di pensare. Quindi comincerò dal coaching e speriamo bene! Sono stanca di sentirmi sempre frustrata, è ora di cominciare a costruire questo capolavoro.
La ringrazio ancora,
cordiali saluti. V.
Brava Vero,
Ora ti sento con energia e carica! Mi raccomando cambia approccio mentale dinnanzi alle avversità e impegnati per i tuoi obiettivi!
Tienici aggiornati!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Salve Pierlugi,
Avevo già chiesto un suo consiglio per la gelosia e credo di andare molto meglio. Il mio problema non si basa sulla vita “di tutti i giorni” bensì quando provo a piacere a una ragazza. Ho sempre paura che mi rifiuti, di non essere abbastanza per piacerle e infatti puntualmente non ci riesco. Ora con questa ragazza con la quale chatto, mi sento più sicuro, grazie a lei e a un viaggio introspettivo che ho iniziato da tempo per migliorare il mio stato mentale (sono geloso,invidioso,per nulla fiducioso in me stesso, infatti devo chiedere puntualmente ad altre persone come mi trovano e se riuscirò in qualcosa). Ha qualche consiglio da darmi per migliorare ancora?
Ciao Luca,
Intanto complimenti per la tua chiarezza d’animo, stai facendo certamente dei progressi importanti e il fatto che continui a metterti in discussione, ti farà diventare una persona migliore: bravo!
Per eliminare la gelosia Luca, ho creato un breve manuale operativo dal titolo “Guarire dalla gelosia” che sta aiutando tantissime persone a migliorare i propri sentimenti negativi, tornando ad essere felici col partner! In aggiunta ti consiglio di continuare a fare cose che ti producono autostima e che sai che una volta ottenuto un risultato puoi dirti “bravo Luca, ce l’hai fatta!” In ogni caso leggi dei libri specifici sull’argomento e soprattutto applica i metodi che trovi!
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Ho fallito Pierluigi.
Non sono riuscito a conquistarla, dato che le piace un altro e ora non riesco a mangiare molto e dormo male. Cosa mi consiglia di fare per rialzarmi?
Caro Luca,
Intanto non hai fallito ma semmai hai fatto chiarezza! I sentimenti e i rapporti tra 2 persone non dipendono soltanto da un individuo ma da entrambi, pertanto gira pagina e vai avanti! Adesso, fai di tutto per recuperare la tua autostima e cambia subito obiettivo! Non rinchiuderti in te stesso ma esci e affronta la bellezza della vita, anche quando ci fa male, ci serve a crescere con esperienza!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Salve Pierluigi,
Il mio problema di credere sempre di essere giudicato non riesco a superarlo.
Quando vado fuori, per esempio, che incontro qualcuno, lo saluto e magari se vedo che quando ci lasciamo questo comincia a ridere credo che mi stia prendendo ingiro; oppure stessa cosa quando vedo che qualcuno che si gira verso di me con un’espressione strana ho paura di essere preso in giro. Il problema è che non capisco cosa abbia fatto di male o nell’apparire o nell’atteggiamento..
Ogni tanto le ragazze mi dicono che sono un bel ragazzo ma anche li ho paura che me lo dicano per prendermi in giro..
Insomma mi faccio su tutto le così dette s**** mentali!
Cosa può consigliarmi per smettere di farmi questi complessi e vivere in felicità?
Caro Andrea,
Allena la tua autostima e convinciti che sei un essere straordinario! Accettata e ama te stesso, abbandona il giudizio degli altri! Pensa che è impossibile piacere a tutti! Il tuo problema è molto comune Andrea, al punto che mi sono deciso che a breve metterò in pubblicazione un manuale per aiutare chi vuole accellerare in termini di risultati sull’autostima!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Ciao,
complimenti per il blog. Però c’è pur sempre l’attrito del reale. Voglio dire, io mi vesto male e ballo male, perché è così, perché l’ho sempre fatto è una cosa “oggettiva” al di là dei sensi di colpa (es. mi sento brutto perché sono basso 1.70) che possono essere “soggettivi”.
Che fare quando ci sono cose in cui non riesci a migliorare ma che sono quelle a cui tieni? (es. queste cose dei vestiti e del ballo o, in generale, il carisma)
Caro Francesco,
Perché sei così duro con te stesso? Cosa ti ha fatto di male Francesco per giudicarlo così pesantemente? In poche righe dici che ti vesti male, che balli male, ti senti brutto, sei basso cm 170 quando avresti potuto dire alto.
Io credo che tu debba sicuramente lavorare con la tua autostima e andare a modificare le cose che vuoi cambiare senza buttarti troppo giù! Mi parli che ti vesti male, come ti vestiresti per essere ok? Quali errori secondo te commetti? Sbagli i colori e gli abbinamenti, utilizzi vestiti troppo larghi o troppo stretti? Utilizzi dei vestiti un po’ “passati”?
Dici che balli male. Vai ad una scuola specifica? Se non è così inizia a frequentare persone che ballano bene oppure studia ore ed ore i passi che non ti vengono.
Quando nella vita abbiamo degli obiettivi, dobbiamo perseguirli e non mollare mai! Allenati Francesco e vedrai che farai dei progressi, nulla è immutabile!
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Solo una cosa:grazie!
Cara Marianna,
Grazie a te per condividere assieme a tanti altri il progetto di crescita personale!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Salve, sono un ragazzo di 18 anni e molte volte mi sento inferiore perché ho il diabete e lo nascondo. Mi sento malato e debole e vorrei abbattere questo deficit praticando sport ad alto livello. Amo il calcio e penso sempre che diventando qualcuno riuscirei a superare questi pensieri. Vorrei un suo consiglio, in linea generale vorrei capire se è giusto o meno dedicarsi ad uno sport per abbattere un complesso di inferiorità oppure devo farlo in modo diverso, e se le due opzioni possano essere entrambe utili. Confido in una sua risposta che sarebbe davvero importante, magari anche contattandomi via e-mail
Ciao Pompeo,
Intanto non devi sentirti inferiore perché hai il diabete. Superiorità ed inferiorità non dipendono dalla salute ma dalla nostra mente, la grandezza dell’essere umano è racchiusa tutta la! Inizia ad accettare la malattia, per combatterla con decisione e allegria, quando arriverai a non nasconderla diventerà una tua caratteristica da modificare!
In linea generale lo sport è un grande maestro di vita per raggiungere maggiore sicurezza di sé stessi, ma non è l’unica cosa! Non possiamo mai legare un unico aspetto per arrivare alla felicità o alla soddisfazione, dobbiamo sempre avere piani alternativi! Se lego la mia realizzazione soltanto ad un obiettivo e alla fine non riesco a raggiungerlo, non devo sentirmi un fallito come persona! Devo soltanto cambiare obiettivo o dirigermi su quello alternativo!
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Salve Pierluigi.
Piccola premessa.
Proprio in questi giorni sto facendo i conti con i miei complessi di inferiorità: ho conosciuto una ragazza, non la solita tutto trucco e mascara, è intelligente, colta, ironica; credo mi piaccia.
Sin da bambino sono sempre stato uno che si prendeva tutte le libertà possibili, avevo tantissimi amici e facevo molte cose durante il giorno: da quelle più consuete, come andare a scuola, a quelle più ricreative, come suonare la chitarra.
Nella vita ho avuto due “rivali” che mi hanno reso la vita invivibile, ma da bambino essendo “ignorante” non mi accorgevo di non avere nessuna colpa. Questa strana, ed umiliante, situazione mi ha portato, nell’adolescenza, ad avere un atteggiamento molto negativo nei confronti degli altri, e ad essere completamente restio nei confronti delle donne. Io che ero un ragazzo molto popolare, e ben voluto da tutti, man mano sono diventato socialmente assente, praticamente qui dove abito non conosco più nessuno: l’ultima volta la quale sono stato con una ragazza risale a più di due anni fà; vivo rinchiuso in casa da anni ormai, e quel che è peggio, con la piena consapevolezza di avere questo disagio mentale.
Sino ad ora ho provato qualsiasi metodo per sbarazzarmene, ma invano.
Conclusione.
Le ho scritto perché mi sono accorto che mi è diventato impossibile vivere dal momento che, quando volevo chiedere un appuntamento alla ragazza della “premessa”, mi sono limitato ad evitarla, non ho avuto, e non ho il coraggio di affrontarla, il pensiero che chiunque lei conosca sia meglio di me, e che quindi io non ho possibilità, mi pervade, mi fa sentire vuoto, un vuoto che mi riempie fino all’angoscia. le sarei grato se mi desse qualche consiglio per uscire da questo calvario, e riuscire finalmente a poter vivere davvero.
Saluti. A presto 🙂
Carissimo Francesco,
Lavora sulla tua autostima, leggi il manuale “Ottieni la tua autostima” oppure altri testi: in librerie e bibilioteche ne puoi trovare moltissimi. Allenati di nuovo ad essere socializzato, mettiti in gioco, iscriviti in palestra, segui qualche corso di studio, socializza. Soltanto così riuscirai a vincere questo senso di disagio nei confronti degli altri e della ragazza che vuoi conoscere meglio. E arriverai alla conclusione che anche se alla ragazza non dovessi piacere, (può succedere no?) il fatto di aver agito ti farà sentire comunque una persona positiva, perché non si ferma a pensare ma trasforma i pensieri in azioni concrete. Senza l’azione non possono esserci risultati Francesco!
Un forte abbraccio e facci sapere gli sviluppi,
Pierluigi D’Alessio
Ciao Pier!!! Momento difficilissimo!!!
Ero sposato con due figli!
Circa tre mesi fa mia moglie ha scoperto la mia relazione con un’altra donna!
Era disposta a perdonarmi, ma per mia scelta non ho voluto perdere l’occasione di terminare un rapporto che non mi faceva stare bene ed essere me stesso!!
Questa donna mi ha sempre voluto un bene dell’anima e mi ha sempre fatto sentire la persona più importante del mondo.
Oggi piano piano sta ritrovando la forza di alzarsi e non si risparmia di farmi vedere che sta bene, esce la sera e fa la spensierata!!!
Questo mi mette molto in difficoltà, non tanto perchè mi manca, ma perchè non sopporto il fatto che possa essere felice con un’altro uomo o con un’altra compagnia di persone!
Lo so che è un discorso egoistico, ma quando so che è a casa sn tranquillo, invece quando esce il computer mi va in tilt!!
Ho preso consapevolezza che la mia è pura possessività!!!
Ma ora come la risolvo?
Abitiamo in una villa divisa in 4 appartamenti indipendenti, dove, al piano terra ho il mio studio, sopra c’è lei con i figli, piano terra dalla parte opposta sn andato a vivere io e sopra ci sn i miei genitori.
Quindi ogni rumore movimento che lei fa io la sento e quindi mi chiedo dove va con chi va cosa sta facendo ecc ecc
So che dopo quello che ho fatto non ho diritto a fare storie sul fatto che lei esce e si fa gli affari suoi, ma è una cosa più forte di me!!!
Help me please!!!
Caro Claudio,
Ma dove è la tua felicità? Stare con tua moglie oppure separarti da lei? Se la tua felicità è senza tua moglie, perché non valutare un distacco più deciso e andare a vivere un po’ più distante? E poi, che diritto hai di voler possedere una persona? Perché non riprendi in mano la tua vita? Non credi che Lei abbia tutto il diritto di vivere felice e rifarsi un altro uomo? Non è che hai sottovalutato la tua ex moglie, credendola vittima e quando ti sei reso conto che Lei può vivere senza di te sei rimasto spiazzato?
Fammi sapere,
Pierluigi D’Alessio