Prima era premuroso ed affettuoso, adesso persecutore ed intollerante. Da attento e amichevole, adesso è sempre scortese e distante. A poco a poco, o apparentemente improvvisamente, il nostro partner sembra non essere più lo stesso di quando ci siamo incontrati all’inizio delle nostra bellissima storia d’amore.
“Non sei lo stesso di prima”, gli diciamo spesso, senza renderci conto che anche noi in realtà siamo cambiati in qualche modo.
Perché il mio partner non è più lo stesso?
Perché tutti cambiamo ed è naturale modificarsi. Punto.
Daniel Gilbert, sociopsicologo all’Università di Harvard, ha condotto uno studio con oltre 19.000 persone per scoprire cosa pensavano che sarebbe cambiato nella loro vita nei prossimi 10 anni per poi verificare 10 anni dopo gli effettivamente cambiamenti avuti.
I risultati hanno fatto emergere che:
• Le persone tendono a vedere il cambiamento come qualcosa di molto lontano nella vita, qualcosa che richiede decenni.
• Il cambiamento è molto più veloce di quanto pensiamo e viene percepito, cambiamo molto in meno di un decennio.
• Le persone tendono a sottovalutare il cambiamento; cioè, pensano che i loro gusti, valori, identità e personalità non cambieranno.
• Le persone cambiano tutti questi elementi in un modo determinante nel tempo.
• Le persone riconoscono meglio ciò che è cambiato quando guardano al passato rispetto a quando guardano al futuro.
• Forse non siamo in grado di immaginarci diversamente in futuro o probabilmente abbiamo paura di pensare a cosa cambieremo a causa dell’incertezza.
Quanto velocemente è cambiato il tuo partner?
Probabilmente il cambiamento è stato graduale ed è più difficile da notare. Poi dovresti comprendere che le relazioni fisiologicamente tendono ad attraversare 3 differenti fasi dell’amore:
1) Innamoramento
• Inizia da subito sino ai primi 6-18 mesi massimo dalla formazione della coppia
• Si vive il tempo trascorso con intensità e passione
• Si hanno però tantissime distorsioni/idealizzazioni del partner nella percezione e nella valutazione. Questo perché all’inizio usiamo tutti delle maschere che cercano di evidenziare le qualità e minimizzare i difetti.
2) Amore romantico
• Da 6-18 mesi ai 4 anni.
• Si cercano conferme dell’idealizzazione e vengono rafforzate l’intimità e l’impegno.
• La relazione si nutre di promesse implicite ed esplicite che non possono essere sempre soddisfatte.
3) Amore amichevole
• Dopo i 4 anni diminuisce l’intensità, si riduce la passione ed il romanticismo, ma si rafforza l’intimità e l’impegno.
• Si inizia ad avere una visione più obiettiva della persona così com’è.
• Se i cambiamenti e questa realtà non vengono accettati, la relazione può andare verso una fase di “crisi e rottura”. Se si accettano invece, la relazione qui si stabilizza.
Dopo molti anni nel quale si vive una relazione, possono comparire vari fattori esterni che possono essere visibili, a volte minimizzati, o addirittura non rivelati e quindi sconosciuti alla coppia:
• Amanti. Spesso quando un membro della coppia è emotivamente dipendente dagli altri e fortemente influenzato (genitori di lei/lui, parenti, amici, ma anche vivere frustrati il proprio presente “sognando” un ideale diverso rispetto alla propria vita che si sta vivendo, etc.).
• Problemi economici (sembrerebbe che questo aspetto sia il fattore numero 1 che porti alla separazione).
• Problemi di salute.
• Figli illeggittimi tenuti segreti.
• Altri argomenti come per esempio le beghe legali, che prima o dopo arrivano a riportarci al problema.
• O semplicemente non ti fidi del partner e continui a vivere male la tua relazione passando attraverso sospetti e gelosie, questo perché vuoi proteggerle la relazione e non vuoi soffrire. Ma in realtà è proprio questo comportamento che ti sta uccidendo ma tu non lo sai e per paura, realizzi proprio le condizioni di ciò che non vorresti.
Il cambiamento del tuo partner è reale come lo vedi?
Forse non è il cambiamento, ma una parte del tuo partner che semplicemente non conoscevi o non ti aveva ancora svelato perché magari le circostanze non si erano verificate.
Un altra chiave di lettura potrebbe essere che tu lo abbia ancora idealizzato e quindi sei andato a confermare ciò che volevi vedere e non ciò che è.
Oppure, forse hai perso parte della relazione per focalizzarti troppo o soltanto nei tuoi figli o nel tuo lavoro e nel tempo ti stai davvero rendendo conto di come è il tuo partner.
Io personalmente credo che nessuna persona può avere la presunzione di affermare di conoscere veramente una persona, anche se pensi che per te “è diverso”. Le persone non si possono mai veramente conoscere, ma interpretiamo il loro comportamento con il nostro “filtro” pieno di credenze, di esperienze, di bagagli educativi.
Ci relazioniamo con l’idea che abbiamo di una persona, ma non con la persona in sé.
Il tuo partner all’inizio ha fatto dei cambiamenti nel loro modo di stare con te e, dopo un po’ di tempo, ha capito che era un errore e che non valeva la pena di essere diverso da ciò che è realmente o semplicemente ha deciso di non indossare più quella bella “maschera”.
L’improvviso cambiamento che dici, sarebbe potuto essere graduale ma tu non volevi vederlo in quel modo, forse ciò che è cambiato non è lui, ma il modo in cui vi mettete in relazione.
Quali cose sono cambiate che non hai preso in considerazione, ma che invece favoriscono la tua relazione? Ti sei mai chiesto quanto tu sei cambiato? Perché siamo preoccupati del cambiamento nella coppia?
Una parte di noi che cerca disperatamente qualcosa di solido, concreto e prevedibile al quale possiamo afferrare per sentirci al sicuro. Soprattutto adottando uno stile di attaccamento ansioso e fastidioso, perché siamo resistenti ai cambiamenti e vogliamo che le persone e le relazioni siano permanenti, specialmente se sono nel modo che consideriamo “corretto” o che è meglio per noi. Ma questo comportamento non favorisce il nostro attaccamento ma al contrario favorisce il distacco!
Cosa fare e cosa non fare?
Dobbiamo essere disposti ad incontrare la persona, sorprenderci e innamorarci di nuovo di quel “nuovo partner”.
Le coppie che durano più a lungo insieme sono quelle che non smettono di essere curiose dei cambiamenti del loro partner, sono sempre disposte ad accettarli, a negoziare alcuni aspetti e ad adattarsi a un nuovo stile di relazione.
Per questo occorre parlare e soprattutto ascoltare il proprio partner. Non deve mai essere un interrogatorio, ma uno scambio attento di parole per una sana conversazione quotidiana.
Impegnarsi a conversare per esaltare le cose positive che sono successe, e smettere di conversare soltanto per alimentare critiche e vittimismo.
Comunica al tuo partner che cosa hai notato di cambiato in lui e chiedigli quali cambiamenti ha notato anche in te.
Condividi la paura del cambiamento, ma entra nell’ottica di accettare la normalità di una mutazione perché la cosa più frustrante sarebbe: cambiare in modo che l’altro ti accetti.
Rendi il cambiamento un’opportunità per l’evoluzione per crescere insieme come una coppia, perché il tuo partner non è lo stesso che hai incontrato ma tu allo stesso modo non sei la stessa persona incontrata dal tuo partner.
Dimmi i tuoi commenti in basso dopo aver visto ed ascoltato questa bellissima canzone di Renato Zero “Come mi vorresti“.