La Regola 80/20, noto anche come Principio di Pareto, afferma che c’è uno squilibrio tra cause e risultati, tra sforzo e ricompensa. Il mondo non è una proposta 50/50 dove lo sforzo e ricompensa sono ugualmente collegati. Ai tempi di Pareto, l’80% della ricchezza era prodotta dal 20% della popolazione.
Questo potrebbe significare:
- La maggior parte di ciò che facciamo ogni giorno ha un impatto limitato. Una minoranza ha un impatto maggiore.
Pertanto, l’80% dell’effetto è prodotto dal 20% della causa.
Che cosa si deve fare? Un piano per programmare il 20% del tuo lavoro e pianificare degli step mentali per valutare dove stiai andando.
L’80% del tuo lavoro può essere fatto nel 20% della giornata lavorativa quando si è concentrati e senza interruzioni.
Cosa si deve fare? Bloccare il 20% (96 minuti) di una giornata lavorativa di 8 ore e concentrarsi sulle proprie priorità. Che impatto avrà per l’azienda dove lavori e nel raggiungimento dei tuoi obiettivi?
L’80% delle interruzioni possono essere eliminate. L’altro 20% può essere ridotto o controllato.
Cosa si deve fare? Pratica un raggruppamento delle attività analoghe, quali telefonate, posta elettronica e di archiviazione, in modo che non si rimbalzano da un tipo di azione a un altro tipo in cui ci si interrompe.
L’80% dei profitti provengono da 20% dei clienti.
Cosa si deve fare? Non trattare ogni cliente come uguale. A volte è necessario dare “fuoco” a quei clienti quando consumano troppo del vostro tempo per la percentuale dei vostri guadagni che rappresentano. Su questo principio ci sarebbe molto da obiettare soprattutto considerando il cliente ai giorni nostri.
Secondo me, valuta bene chi hai davanti e si un bravo psicologo perché nel mondo attuale degli affari, il cliente è sempre più esigente e deve essere considerato anche sul potenziale che potrebbe portarci.
Ad esempio se un cliente mi fa perdere tanto tempo per una vendita di poca entità e lo tratto come fosse una seccatura, probabilmente, quello stesso cliente che magari il giorno dopo dovrà fare un acquisto importante e di entità maggiore si ricorderà del mio atteggiamento poco disponibile e sicurmente non verrà da me ma andrà dalla concorrenza!
Dice bene Sam Walton (Fondatore di Wal-Mart): “Esiste solo un capo supremo: il cliente. Il cliente può licenziare tutti nell’azienda, dal presidente in giù, semplicemente spendendo i suoi soldi da un’altra parte”
In generale il principio di Pareto secondo me potrebbe essere aggiornato anche se, applicando questo principio si mette in moto un controllo della tua vita, e degli sforzi personali che potrebbero essere efficaci per una proficua gestione del tempo.
Non avevo mai sentito parlare di questo principio: interessante! Lo credo però più funzionale alla gestione del tempo che delle vendite, forse andrebbe rivisto sul quelle specifiche!
Ciao Vanni,
Hai ragione in pieno! Questo principio è funzionale al Time management o all’italiana Gestione del tempo e meno per le vendite.
Senti D’Alessio posso vendermi questa idea? Mi farebbe comodo servirmene…
@Giuseppe,
Fai pure, tutto ciò che è condiviso deve essere usato!!! Alla grande!!!
Certo che se penso che sono produttiva soltanto nel 20% del mio tempo di lavoro potrei dire che questo principio può essere letto in chiave demotivazionale!!!No???
@Roberta,
Assolutamente no! Questo principio va interpretato nel risultato e non nel processo. Tu come fai a sapere quando hai raggiunto il tuo 20% utile al risultato? Magari il tuo 20% lo generi negli ultimi momenti del tuo lavoro… Se fai un lavoro intellettuale sicuramente il tuo cervello ti accompagna sempre e magari continui a lavorare anche quando non sei sul tuo posto di lavoro. Magari la soluzione a qualcosa la generi mentre sei in pizzeria o al lago! Questo concetto è definito dal mio Prof. di Sociologia del Lavoro D. De Masi come Ozio Creativo.