La crescita personale e il coaching, come anche le altre forme di lavoro su se stessi, stanno prendendo sempre più piede nella nostra quotidianità. Non sono più soltanto una moda seguita da pochi.

Tuttavia, c’è ancora molta confusione su quando sia il caso di rivolgersi a un coach. E di conseguenza, molte persone che potrebbero beneficiare tanto da un percorso con il coach semplicemente non sanno di poterlo fare e non si rivolgono a questa figura, perdendo una grande opportunità.

Innanzitutto, ci sono vari tipi di coaching, che già di per sé indicano le aree in cui rivolgersi a un coach: life coaching, business coaching, mental coaching, sport coaching, team coaching, career coaching, leadership coaching, e varie sfumature particolareggiate, a seconda dell’ambito che abbiamo bisogno di:

-liberare da una determinata problematica,

-migliorare o

-potenziare.

Alcuni coach sono specializzati in più ambiti, altri soltanto in un ambito. Così può succedere che mi rivolgo ad un business coach per farmi accompagnare nel percorso lavorativo, ma scopro che si occupa anche di life coaching e decido di fare un percorso di miglioramento di qualche ambito della mia vita privata.

Oppure mi rivolgo a un mental coach per individuare pensieri negativi e demotivanti che mi impediscono di realizzare il mio potenziale personale e sostituirli con pensieri positivi e costruttivi, scopro che si occupa anche di team coaching e mi faccio accompagnare anche nella gestione del mio team lavorativo.

Vediamo quali sono alcuni indizi per rivolgersi ad un percorso di coaching:

1. Avere dei specifici obiettivi da raggiungere e finora non essere riusciti a farlo;

2. Essere curiosi di esplorare le possibilità di cambiamento nella propria vita e in se stessi;

3. Sentire di avere del potenziale ancora inespresso;

4. Avere una problematica da risolvere che non siamo riusciti a risolvere con i nostri metodi abituali;

5. Riconoscere di avere qualche area della propria vita fuori equilibrio e desiderare di portarla nel maggior equilibrio per sentirsi più realizzati;

6. Auto-miglioramento e crescita personale è valutato come un valore importante, l’empowerment è una parola che piace;

7. Desiderio di aumentare la proattività e la focalizzazione;

8. Desiderio di apportare dei cambiamenti nella propria vita, ma non avere idee chiare;

9. Avere l’obiettivo di smettere di essere orientati verso il passato e acquisire la capacità di essere pienamente nel presente con l’orientamento costruttivo verso il futuro;

10. Essere disposti ad investire le proprie risorse e il tempo necessario per le sessioni di coaching e i “compiti” da fare tra una sessione ed altra nonostante altri impegni. Di solito i compiti non richiedono molto tempo, ma la costanza di dedicarsi al proprio miglioramento, di lavorare per sé.

Ora che hai letto questa lista di indizi, hai le idee più chiare su se e quando rivolgersi ad un coach? Ti riconosci in uno o più punti? Dimmelo nei commenti!