pazienzaUn’esclamazione che si sente spesso, e il più delle volte indica che la stiamo perdendo.

Tutti conosciamo l’importanza della pazienza nella quotidianità, e molte  sono le frasi celebri riferite alla pazienza: dalla più celebre “pazienza è virtù dei forti” alla “ogni pazienza ha un limite”.

Ma che cosa è la pazienza? Si potrebbe definire come la capacità di saper attendere una gratificazione e di rimandare la propria reazione alle avversità o agli imprevisti, mantenendo un atteggiamento neutro e perseverando in quel che era la nostra intenzione iniziale.

La parola pazienza ha origine dal latino “patire” e il greco “pathein” e “pathos”, con il significato di “dolore corporale e spirituale”. In un certo senso, quando le cose non vanno come vorremo, proviamo il dolore più o meno intenso di cui ne siamo più o meno consapevoli. La caratteristica principale quindi è quella del controllo o della padronanza delle proprie emozioni. È un atteggiamento interiore di accettazione. Ha a che fare con la dimensione del tempo e con le aspettative. Ma soprattutto, ha a che fare con la fiducia.

In sostanza, avere pazienza significa saper aspettare. In questi tempi dove l’immediatezza è imperante, diventa sempre più difficile coltivare la pazienza ed allenarsi a esercitarla. Ma senza pazienza non riusciamo a raggiungere gli obiettivi importanti, né a vivere una vita davvero appagante. Necessitiamo di pazienza nei confronti di noi stessi, degli altri e del corso degli eventi.

Vediamo alcuni modi di favorirla:

1. Consapevolezza del dolore che proviamo nel non riuscire ad ottenere ciò che vogliamo. Da bambini piccoli ne siamo ben consapevoli e lo manifestiamo urlando a squarciagola. Ma con l’educazione perdiamo, insieme a questo “metodo” per ottenere il soddisfacimento, anche la percezione di quel che un’avversità o mancanza crea in noi. Ammettere l’esistenza di un’emozione è il primo passo per riuscire a padroneggiarla. E facciamoci la domanda: “E perché mai io dovrei essere esente dal provare dolore?”

2. Liberarsi dalle aspettative. Questo non vuol dire non avere un obiettivo o intenzione chiara; vuol dire limitarsi a chiarire bene soltanto che cosa vogliamo e perché lo vogliamo. Ma se pretendiamo che tutto avvenga nei tempi e nei modi che ci siamo prefigurati, corriamo il rischio di caricare la situazione di un peso eccessivo che ci impedisce di vedere i progressi verso la nostra meta.

3. Coltivare la flessibilità. Un obiettivo si può raggiungere in molti modi. Essere aperti a cambiare strategia è il miglior modo per aggirare un ostacolo. Avete presente lo scorrimento dell’acqua?

4. Coltivare l’atteggiamento ottimista. Vedere il lato positivo in ogni situazione aiuta a non subirla. Un conto è percepire un ostacolo come la strada chiusa, un altro percepirlo semplicemente come una specie di semaforo rosso temporaneamente acceso.

5. Avere fiducia. Spesso l’impazienza è in realtà il sintomo di una mancanza di fiducia (o quanto meno di scarsa fiducia) di poter davvero raggiungere il nostro obiettivo o realizzare un desiderio. Se siamo assaliti dall’impazienza interroghiamoci quanto ci crediamo davvero di poter avere una gratificazione o realizzare un obiettivo. La mancanza di fiducia può avere radici nella nostra prima infanzia e quindi essere difficilmente individuabile. Necessita di molto lavoro su se stessi per essere trasformata. Un percorso di crescita personale costante è la strategia vincente.

E tu? Ti ritieni paziente o impaziente? Che strategie usi per allenare la tua pazienza? Dimmelo nei commenti!