Sempre più spesso sento dalle persone che mi circondano una grande paura dell’abbandono del proprio partner o lo stato di depressione in cui cadono quando ne sono state vittime. Tutto ciò, rende difficile lo sviluppo delle future relazioni sentimentali e a volte una perenne rinuncia a conquistare una nuova ragazza o ragazzo.
Condurre una vita di relazioni insoddisfacente è frustante e deprimente, perché chi ha scaricato il mio report gratuito, “allenati alla felicità“, sa benissimo che il mio pensiero è che ognuno ha diritto alla felicità!
L’effetto pigmalione studiato in psicologia sociale all’Università è sempre in agguato quando lasciamo spazio alla paura e l’insicurezza di essere abbandonati, e come una profezia che si auto-realizza, diventa il blocco esistenziale per quello che potrebbe poi essere un vero amore da vivere a 360 gradi e non con il timore di essere mollati in ogni momento o in ogni confronto con altre/altri “concorrenti”.
Ancora peggio: la paura dell’abbandono è in grado di creare un modello in cui si attraggono coloro che poi si abbandonano.
Cosa ci succede quando sentiamo la paura?
• Siamo tesi
• Siamo troppo seriosi
• smettiamo di respirare profondamente
• Siamo legati dal punto di vista muscolare, rigidi
• Sentiamo i sbalzi di temperatura passando dal freddo eccessivo al caldo soffocante
• Ci preoccupiamo molto e diventiamo ansiosi
• Ci dimentichiamo di divertirci e come si gioca
• Vogliamo essere da qualche altra parte e non viviamo il “qui ed ora”
• Iniziamo ad attaccare chi abbiamo vicino e ci lamentiamo del mondo
• Evitiamo le persone
Rifletti un attimo, se occorre prendi carta e penna e rispondi a te stesso come ti senti in questo momento nei confronti di questi sintomi appena descritti e sei lontano dalla situazione di benessere. Vedi te stesso come ti interfacci con la paura dell’abbandono.
Verifica come influisce in te e nella tua vita – il senso di sé, la tua capacità di provare sentimenti ed emozioni. La tua capacità di essere felice, il gioire del rapporto sentimentale che si vive. La tua capacità di attrarre persone disponibili nei tuoi confronti.
Curare il problema dell’abbandono è la chiave per godersi la vita di coppia ed arrivare ad essere pronto per vivere una nuova storia d’amore.
Al fine di vincere il problema dell’abbandono è necessario:
1. Identificare e analizzare le tue esperienze precedenti che stanno alla base dei problemi. (Abbiamo vissuto direttamente o indirettamente esperienze di abbandono minorile? Abbiamo vissuto in passato esperienze di abbandono del partner o anche più di una?)
2. Identificare le tue credenze, sentimenti e bisogni reali che si sono formati in seguito a tali esperienze precedenti.
3. Costruisci le nuove credenze che ti miglioreranno la vita, le credenze potenzianti, i sentimenti e bisogni che ti porteranno un potere interiore e profondo, uno sviluppo personale duraturo. Ragiona sull’idea che per stare bene nelle tue relazioni prima devi stare bene soltanto con te stesso, soprattutto in modo solitario.
4. Creare un piano d’azione per il tuo radicale cambiamento dal vecchio al nuovo. Ciò richiede più del solito “parlare/pensare” per arrivare al “comprendere/agire” con l’aiuto del potere delle decisioni e delle azioni. Soltanto quando fai il primo passo la tua azione diventa una decisione, sei la “per strada e non puoi tornare indietro”.
5. Ritorna potenziato dal tuo piano d’azione. Connettiti con il tuo potere effettivo e potenziale. Sappi che il cambiamento è possibile. Sposta quello che ti fa pensare a rimandare decisioni, scelte e soprattutto obiettivi e trasforma i pensieri in “lo faccio tutto il giorno, tutti i giorni”.
Ma che cos’è che continua a creare rapporti dolorosi oppure li blocca fin dall’inizio?
La risposta è certamente unica per ogni persona. Eppure, allo stesso tempo, ci sono molti problemi comuni che condividiamo: insicurezza personale, gelosia ossessiva, senso di inferiorità rispetto al partner, assenza di altri interessi, annullamento della propria personalità ad appannaggio del partner, etc.
Quali sono le convinzioni/credenze negative a supporto dei tuoi problemi dell’abbandono?
Le credenze sono pensieri che esprimono una sensazione di certezza e naturalmente, fanno sembrare vere. Le tue convinzioni hanno una enorme (e dico ENORME) influenza sulle tue esperienze. Ad esempio: se perdo il partner non riuscirò ad avere più uno scopo di vita, nessun altra persona potrò amare dopo di lui/lei, mi lascerà come hanno fatto i/le partners precedenti, etc. Tuttavia, le tue esperienze non si possono più cambiare, ma le credenze si.
Se cerchi di rompere uno schema che vedi in te stesso, devi andare più a fondo nelle relazioni romantiche. E’ probabile che il modello ha cominciato nella tua infanzia.
I tuoi problemi sono radicati nell’esperienza e nella realtà della vita passata…
Stai attento a come ti parli perché se continui così rischi di farti del male per tutta la vita. Pensaci.
Mi sembra giusto, concludere questo articolo precisando che non posso affermare che ci siano delle soluzioni immediate e certe, se l’avessi fatto, sarebbe giusto avere dello scetticismo. Comunque, io sono convinto che i cambiamenti possono passare da negativi a modelli positivi. Questi cambiamenti intervengono dall’interno verso l’esterno nella tua mente in primis sino alla tua vita e alle tue relazioni.
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Ciao a tutti, bell’articolo mi ci rivedo in pieno. Provo a raccontarvi brevemente quello che succede a me. Ho 32 anni, sono di Brescia, ho perduto tutti i partners precedenti ed ogni volta che mi interfaccio con un nuovo ragazzo lo metto alle strette tra gelosie e controlli ossessivi per paura di perderlo, cosa che poi si avvera puntualmente! Proverò a fare un vero piano di azione operativo come viene suggerito e non vivere troppo di istinto! Saluti a tutti e grazie per le dritte!
@Francy,
Bene, sono certo che ogni paura può essere uccisa quando è piccola!!! “Non attendiamo ad uccidere il mostro quando è piccolo” tiriamo fuori il coraggio appena abbiamo un piccolo timore prima che diventi una cosa più grande!!! Dipende soltanto ed unicamente da noi!
Splendida serata a tutti!
Incredibile, non avrei mai pensato cosa può causare la paura dell’abbandono del partner… Adesso voglio modificare i miei rapporti con il mio adorato Andrea…
@Sandrina,
A volte non ci rendiamo conto quanto alcune cattive abitudini possano farci male… La crescita e lo sviluppo personale ci orientano al miglioramento continuo, è fantastico tutto ciò!!!
Buona Pasqua Sandrina.
Grazie Pierluigi,
Mi sto impegnando per modificare alcune cattive abitudini sostituendole con altre positive!
Bello il tuo articolo sulle credenze: http://crescita-personale.org/crescita_personale/il-potere-delle-credenze/.
Un saluto a tutti, Sandra!
Bell’articolo, conosco questo problema in quanto ho avuto la mia ex ragazza che per paura di essere mollata non mi lasciava respirare e mi controllava come un carabiniere! Dopo 3 anni non ho più resistito e l’ho mollata per la mia sopravvivenza. Ora sto meglio da solo.
@Franco,
Si Franco, la profezia che si autoavvera o effetto pigmalione! L’essere umano nelle relazioni è sempre particolare: vuole essere considerato ma non asfissiato!!! E’ tutta una questione di equilibrio!
A presto,
Pierluigi D’Alessio
A me succede che ho conosciuta la persona in questione … ci siamo viste… in due occassioni… la seconda volta ci siamo baciati … ma dice che non ha provato nulla..si gli e piaciuto… ma mi vede come una amica… poi mi ha detto che pensa ancora alla sua ex… insomma… non capisco la questione… che dite voi ? ciao Pierluigi… che ne pensi ?
cioe nel senso che sta persona era curiosa di conoscermi… poi quando ci siamo visti … dice che non e scattato quel emozione… e poi nella seconda volta ci siamo baciati… son confusa… e mi dice sempre che rimaniamo amici … son confusa
Ciao Lisa,
Probabilmente la tua aspirante partner ancora non è sicura di voler fare un passo deciso verso di te oppure ancora non è scattata la scintilla! Cerca di frequentarla ancora ed esalta le tue qualità in modo da poterla conquistare con semplicità e amore. Ascolta i suoi pensieri e confronta i suoi valori con i tuoi. Conoscetevi di più!
A presto,
Pierluigi D’Alessio
Ciao Lisa, credo che tu debba essere più decisa e pensare alla tua strada! Se l’altra persona ti vuole deve dimostrare interesse e non fare strani giochetti ti guardo ma non ti tocco oppure ti ascolto ma non ti chiamo! Deciditi anche a mandarla a quel paese se serve!
Miriam
@Miriam,
Un po’ fredda ma decisamente diretta! Chiaro è che quando ci sono i sentimenti la determinazione a dire o con me o contro di me deve subire un processo di maturità soggettiva, ma il senso è chiaro!
Pierluigi D’Alessio
ciao miriam … non credo sia facile fare cosi… ma sento attrazione per questa persona.. mi piace.. pero non ci riesco ..
Certo Lisa che non è facile! Hai mai avuto qualcosa in modo semplice? Ok l’attrazione ma serve anche la complicità in amore altrimenti che fai? Rimani davanti al telefono a vedere se squilla?
Facci sapere se magari hai avuto un’evoluzione!
Ciao, Miriam
Buongiorno a tutti, io mi trovo ad affrontare il problema dal di fuori, e mi rendo conto che in alcuni momenti è molto difficile relazionarsi con un partner che soffre di sindrome dell’abbandono. Chiedo quale, e se ci sia una strada percorribile per risolvere insieme il problema, premesso che ritrovo nel mio compagno questi sintomi quando persone a noi molto care che magari per un periodo entrano nella nostra vita con un rapporto di amicizia molto stretta e poi si allontano. E come se la perdita di un affetto lo ferisse a morte nel cuore e non capisco se sono gelida io o se è normale vivere con tanta difficoltà una separazione.
Grazie
Morgana
Cara Morgana,
La paura dell’abbandono ha natura nell’insicurezza in se stessi e nella propria autostima! Se parliamo dell’abbandono di amici, bisognerebbe analizzare meglio le cause che possono essere molteplici. Facci un esempio di abbandono per comprendere meglio il caso.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
Caro Pierluigi,
io riconosco in me la paura dell’abbandono e cerco di gestirla ma credimi non è per niente facile,..al mio compagno non faccio trapelare niente anche se gliene ho parlato spiegandogli anche le cause, cioè un papà che era discontinuo nel darmi affetto, i bambinio hanno bisogno sempre di sentirsi amati e delle coccole dei genitori sennò si sentono disorientati…e così da adulta vivo male qualsiasi anche impercettibile variazione dell’affetto nei miei confronti e ho costantemente pensieri negativi circa l’esito della mia relazione senza riuscire a godermi pienamente il momento. Non sò come fare, mi sembra di impazzire. Come posso agire per liberarmi da questi brutti pensieri?
grazie infinite.
gio
Cara Gio,
Fai un bel lavoro su te stessa, cerca di renderti indipendente emozionalmente. Questo significa che anche se sei sola puoi cavartela lo stesso! Significa che la tua presenza, nei confronti del partner, da valore aggiunto alla coppia!
Leggi dei testi di crescita personale e migliora la tua autostima, segui dei corsi di formazione.
Un abbraccio,
Pierluigi D’Alessio
grazie per i consigli devo affrontare questo problema molto grave che si è creato nella prima infanzia facendomi soffrire di attacco di panico e schizofrenia grave
Buongiorno Pierluigi,ho una storia da 11 anni il mio affetto è cambiato da amore è diventato bene!ho molta voglia di cambiare partner ma ogniqualvolta prendo le distanze dal mio attuale cerco di tornare indietro per paura di perderselo per sempre!sono stato da uno psicologo il quale mi ha detto che soffro della sindrome dell’abbandono !come devo fare X essere felice?grazie
Caro Mario,
Come ben sai la vita è una sfida perenne ed ogni scelta è una scommessa che soltanto il futuro può dirci se abbiamo fatto bene o male. Ed il bello è che nel momento in cui si prende una decisione è la nel presente che va valutata la scelta perché in quel momento vuoi un cambiamento. Proiettandoti nel futuro probabilmente inizia a riempirti di paure che ti bloccano. Ma le paure del futuro non ti fanno felice e pertanto dovresti capire dentro di te cosa veramente vuoi per la tua felicità.
Ne avevo parlato in questo post: Le 6 paure che ti fanno restare attaccato alla tua relazione.
Un abbraccio!
Pierluigi D’Alessio