Numerosi studi hanno dimostrato l’importanza di mantenere sane relazioni interpersonali sul posto di lavoro così come nella vita personale. Oltre all’impatto decisivo sulla salute fisica e mentale, buone relazioni interpersonali apportano numerosi vantaggi e contribuiscono, a:
-Fornire maggiore soddisfazione lavorativa riducendo lo stress e la frustrazione;
-Portare maggiore motivazione personale e un alto livello di impegno per l’organizzazione;
-Promuovere un livello più elevato di fiducia, collaborazione e generosità tra le persone;
-Rassicurare la persona sul proprio valore confermando la propria importanza agli occhi degli altri (aumento dell’autostima).
Allo stesso modo, ripulire le relazioni interpersonali presenta molti vantaggi per le organizzazioni che vi si impegnano, come ad esempio:
-Stabilire una migliore identità di gruppo, rafforzare il senso di appartenenza e l’impegno dei dipendenti nei confronti dell’organizzazione;
-Creare una maggiore collaborazione tra i membri del gruppo;
-Aumentare la soddisfazione sul lavoro e migliorare la produttività, l’efficienza e il rendimento;
-Attrarre e trattenere i migliori dipendenti;
-Ridurre l’assenteismo, il tasso di turnover e i costi legati ai problemi sanitari.
Ma come facciamo a sapere se le nostre relazioni interpersonali sono (o meno) sane?
Le relazioni interpersonali sane soddisfano almeno questi criteri:
-C’è un clima di rispetto reciproco tra le persone;
-La comunicazione è aperta e franca;
-Le persone stanno bene insieme;
-I problemi vengono risolti man mano che si presentano.
Il grado di soddisfazione delle nostre relazioni interpersonali dipende dalla loro adeguatezza rispetto a ciascuno dei criteri sopra menzionati. Quindi non è facile soddisfarli sempre tutti.
Allora, come possiamo migliorare le nostre relazioni interpersonali?
Innanzitutto il contesto deve essere favorevole, perché se le nostre relazioni dipendono in gran parte da noi, non siamo soli nello scambio. Inoltre, ecco alcuni prerequisiti che possono facilitare relazioni interpersonali sane e soddisfacenti:
All’interno dell’organizzazione:
- Una cultura basata su valori comuni e condivisi quali onestà, integrità, rispetto per le persone e fiducia reciproca
- Comunicazione aperta tra tutti i membri dell’organizzazione e libera condivisione delle informazioni
- Leadership basata sulla condivisione di una visione comune e focalizzata su guida, consulenza, supporto e benessere dei dipendenti
- Gestione rapida ed efficace dei conflitti e dei rapporti difficili tra dipendenti
A livello personale:
- Desiderio di sviluppare rapporti basati sul rispetto reciproco, sull’onestà, sull’integrità personale e sulla lealtà
- Sensibilità ai punti di vista, alle opinioni e ai bisogni degli altri
- Fiducia in se stessi e fiducia negli altri
- Accettazione degli altri e messa in discussione di sé stessi
- Comunicazione assertiva e aperta e desiderio di condividere idee e informazioni.
Naturalmente questi prerequisiti non sono esaustivi ma costituiscono una buona base per costruire e mantenere sane relazioni interpersonali.
Dobbiamo allora assumerci le nostre responsabilità e intraprendere azioni concrete in questa direzione. Per aiutarti a fare il punto sulle tue relazioni interpersonali e sul livello di soddisfazione che ti danno, puoi iniziare chiedendoti:
Queste relazioni sono soddisfacenti, nella media o problematiche?
Sono interessato, motivato a migliorarli? E se sì, con chi? Sono disposto a investire tempo ed energia per arrivarci?
In effetti, migliorare una relazione problematica richiede energia. La motivazione iniziale che senti nel volerlo migliorare sarà determinante nella tua capacità di realizzarlo. È quindi meglio mettere in discussione questo punto fin dall’inizio.
In secondo luogo, intraprendi azioni concrete quotidianamente nelle tue relazioni interpersonali come:
-Evidenziare le qualità e i punti di forza degli altri;
-Partecipare, lasciarsi coinvolgere in attività con gli altri;
-Sforzarsi di risolvere le difficoltà interpersonali man mano che si presentano, piuttosto che lasciarle “crescere” e assumere una grandezza sproporzionata;
-Cercare di identificare l’intenzione positiva dietro ogni comportamento in modo da ridurne l’impatto “negativo” su noi stessi e quindi sul nostro comportamento “di risposta”;
-Non esitate, se necessario, a cercare supporto durante il periodo di cambiamento per ottimizzare la buona volontà iniziale (formazione, coaching, gruppi di co-sviluppo personale, ecc.).
Allo stesso modo, l’organizzazione può effettuare la propria valutazione e facilitare l’utilizzo di mezzi semplici ed efficaci.
Per riassumere
Ci è possibile agire sulla qualità e sulla soddisfazione delle nostre relazioni interpersonali, per la nostra salute fisica e morale, nonché per il nostro benessere quotidiano.
Allo stesso modo, è utile che le organizzazioni sviluppino e mantengano buone relazioni interpersonali tra i dipendenti, a tutti i livelli gerarchici.
Un cambiamento nel comportamento da parte nostra, in un contesto favorevole e un forte desiderio di migliorare le nostre relazioni, può causare un cambiamento, non nell’altra persona ma nelle nostre interazioni con lui/lei.
Agire quotidianamente in questa direzione, in anticipo in maniera forzata poi sempre più naturalmente, inviterà i vostri interlocutori a fare altrettanto.
Infine, se questi cambiamenti di comportamento ti sembrano necessari ma troppo difficili da realizzare da solo, non esitare a cercare sostegno, individualmente o collettivamente, per te o per la tua organizzazione. Comprendere meglio come funzionano le relazioni interpersonali può aiutare a migliorarle.