Il coraggio è una delle parole che è spesso sulla bocca di tutti, abbiamo già affrontato il tema in più di un articolo (La paura e il coraggio, Il coraggio di innamorarsi, Il coraggio di dire NO).

Ma, riflettendoci e ascoltando i vari commenti, si evidenzia la diversità di vedute su ciò che significa il coraggio.

Non c’è un univoco significato su ciò che è essere coraggiosi.

Cosa è il Coraggio? Facciamo 5 riflessioni insieme:

1. Coraggiosi si nasce o si diventa?

Una delle considerazioni che si sentono spesso è del tipo “Eh, ma quella è una persona coraggiosa…io non sono fatto/a così.” Come se il coraggio fosse qualcosa di innato, della serie “o ce l’hai o non ce l’hai” (un po’ come si crede sia l’ottimismo).

Ma quindi coraggiosi si nasce?

La risposta è: No. Il coraggio è una virtù che si può allenare. Anzi, siamo chiamati ad allenarla e svilupparla per tutta la vita.

Ci sono tipologie di personalità apparentemente più coraggiose e quindi possono sembrare “favorite”, ma a volte l’apparenza inganna. Possiamo trovare gli esempi di immenso coraggio nelle persone molto discrete o che addirittura sembrano essere timorose.

2. C’è solo un tipo di coraggio?

Spesso associamo il coraggio alle persone “battagliere” o anche quelle che innescano i conflitti. Ma quella è una visione molto superficiale e limitata del coraggio.

La risposta è: ci sono tanti tipi di coraggio quanti sono tipi di paure. Tradotto: c’è n’è per tutti i gusti! A volte quello che per una persona è un atto di coraggio per l’altra potrebbe essere il contrario.

Per esempio, prendiamo la decisione di mettere al mondo un figlio: per qualcuno decidere di farlo è un atto di coraggio, per qualcun altro decidere di non farlo è un atto di coraggio. Eppure, siamo di fronte allo stesso atto.

Per qualcuno riuscire a dire No è un atto di coraggio, per qualcun altro riuscire a dire Sì è un gesto di grande coraggio.

Tutto dipende dalla singola situazione, dal contesto e dalla sfida specifica della persona.

3. Coraggio significa compiere qualche gesto, fare qualcosa?

A volte sì, spesso il coraggio è legato all’azione. Ma non è detto, a volte per stare fermi e astenersi da qualsiasi azione ci vuole un gran coraggio. Aspettare è il gesto di grande prova di fiducia, e ci vuole coraggio per fidarsi.

4. Coraggio proviene dalla parola latina “cor” traducibile con la parola cuore.

Significa essere quello che notoriamente chiamiamo una persona “di cuore”?

Non propriamente. Piuttosto si potrebbe dire “essere in contatto con la propria interiorità e agire di conseguenza”. Il che a volte richiede comportarsi in modo freddo e razionale oppure restare in silenzio o dare uno schiaffo, esattamente come può richiedere un abbraccio o una parola d’amore. Insomma, quel che ci richiede uno sforzo immenso per onorare quello che ci detta la nostra interiorità. A volte ci vuole coraggio per restare, a volte per andare via.

5. Una persona coraggiosa lo è sempre?

Non è detto. Quasi tutte le persone sono coraggiose in una certa area della vita o in qualche tipologia dell’attività, ma in qualche altra non lo sono per niente (potrebbero essere dei timorosi cronici o addirittura paralizzati del tutto). Ma più esercitiamo il coraggio, più lo rendiamo facile da esercitare.

La buona notizia è che possiamo allargare la nostra sfera di coraggio alle aree in cui ne siamo carenti semplicemente occupandoci della nostra crescita personale. Allenando il coraggio aumentiamo il nostro raggio di libertà. E scusate se è poco.

Insomma, è un tema complesso e spero di aver aperto qualche spiraglio di riflessione con questo articolo.

Tu cosa ne pensi del coraggio? Ti appartiene? Quale tipo di coraggio è “il tuo forte”? Quale invece è da allenare? Condividi nei commenti le tue riflessioni!